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ROTARY CLUB MILANO GIARDINI |
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Le origini |
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(area riservata) Il club
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Nel
1983, a metà anno, Italo Martina andò a conoscere, uno per uno, casa per
casa, ufficio per ufficio trentadue persone di cui aveva avuto, da varie
fonti, nomi e notizie tali da renderli papabili rotariani. Entrare nel
prestigioso sodalizio, certamente era un’ambita gratificazione, così
tutti gli intervistati accettarono. Italo
voleva un Club blindato, sui generis, così le maglie del suo setaccio
s’infittirono: il Club nacque il 26 ottobre 1983 con i trentatré soci
(i trentadue... eletti più ovviamente Italo). Gli
eroici si conobbero e s’incontrarono, per la prima volta – fu
frizzante la prima stretta di mano – all’ultimo piano di un palazzo in
via Palestro, il Centro Svizzero. La
sala delle conviviali apparve modesta, illuminata al neon, con un’aria
dimessa, non molto confortevole ne accogliente, ma i trentadue fondatori
l’accettarono di buon grado così com’era. Il
servizio era affidato a ”temporanei” di buona volontà ma di
discutibile professionalità: l’opera dei primi prefetti fu eroica. Fu
mano del destino o il fine lavoro del cacciator di teste Italo
Martina che nacque un Club molto particolare: sembrava che la brace fosse
lì ad aspettare un soffio... e bastò proprio un leggero soffio che già,
alla terza conviviale, scoppiettò vivace la fiamma di reciproche
amicizie. Italo
guidò con giovanile entusiasmo il primo anno di vita. Fece capire che
l’equipaggio da lui scelto era lì non per censo, raccomandazione,
opportunità di business né per far numero per la superquadratura dei
bilanci, ma per mettere in mare una barca dal solido fasciame pronta a
navigare non sempre con vento in poppa. Non tutti avrebbero remato
all’unisono. Nel
1994, Italo spinto da inesauribile volontà del nuovo, creò il Rotary
Club Milano Duomo. Ci fu una migrazione e la barca imbarcò acqua, ma le
falle si ripararono all’istante e la navigazione proseguì sicura negli
anni. Per
la genealogia: il ceppo fu il Rotary Club Milano Aquileia, nostro padrino,
poi dal Giardini nacque, nel 1999, il Rotary Club Milano Cordusio. Vi
fu una storia di flussi: il Club crebbe per immagine e valore e per
quantità di soci: nel 1998 arrivò a quota sessantasei. Oggi
novembre 2003 i soci sono ottantadue. Ci
fu anche una storia ”logistica”: nel 1990 si lasciò il Centro
Svizzero (chiudeva per restauri). Si cambiò sede, per tre anni, prima
all’hotel Manin, poi per un paio di mesi al ristorante Academy di viale
Bligny. Successivamente per tre anni il Giardini visse nelle lussuose e
invidiate sale del Principe Savoia, ma esisteva sempre in ognuno il
ricordo del primo amore il Centro Svizzero (la futura ”La Terrazza”). Così
nel 1996 con grande appagamento dei soci fondatori, gli eroici trentadue
(nel frattempo diventati più numerosi!), tornarono al Centro Svizzero.
”La Terrazza” rinnovata, inscicchita, sarebbe divenuta uno dei
ristoranti top di Milano. Giorgio Lomazzi |