Cronaca della conviviale n. 1 del 4 luglio 2011

Tema: Presentazione del programma”

Relatori: dott. Sandro Bertolotti e avv. Stefania Gorgoglione

 

Se il Sommo Poeta fosse stato socio del ns. Club, certo invidioso per la corona presidenziale del Sandro alla quale lui avrebbe voluto concorrere, avrebbe stigmatizzato stizzito la sua certa sconfitta col dire: “U ben s’impingua se non si maneggia”. Noi tutti invece abbiamo acclamato di cuore Sandro per la sua palma, assegnatale dai Saggi per la sua  simpatia, carica umana, capacità d’aggregazione ed entusiasmo. Adesso, esigenti, ci aspettiamo molto nel suo anno di dittatorio ed è per questo che  ascoltiamo ansiosi e silenti l’editto (o programma, volgarmente detto) con il quale  promulgherà le attività del Club. Non si tratta, ovviamente, dell’Editto di Costantino (quella era un’altra storia), ma dell’enunciazione di una serie di conviviali e di attività che ci coinvolgeranno tutti ed a cui tutti comparteciperemo, fiduciosi, se non certi,  di ”raggiungere il Nirvana pria del prossimo passaggio di Campana”. In tale data sapremo se i posteri ricorderanno l’anno rotariano come quello di “Sandro il Grande”. 

Anagrammando il ns. Prefetto col più consono titolo di “Perfetto” per l’organizzazione della sala e della cena che ci fa particolarmente gradire la serata, già allietata dalla presenza di numerose consorti degli astanti, il neo-Presidente, ancora al primo latte nella carica, chiama a supporto l’esperto Roberto (per il momento, Ubi Maior Minor Cessat) per l’assegnazione di due guiderdoni a chiusura del ciclo presidenziale di quest’ultimo. I palmati con lo stellone Paul Harris sono Luigi il Tesoriere e Gildo il Perfetto (Luigi Colombo e Gildo Criscuoli per la ns. anagrafe di Club), prossimi Incoming President della ruota rotariana. Ultimata la cerimonia di rito, non senza l’intervento di Eddy Gambel per un mini-panegirico a lode  di Luigi Colombo, suo “figlioccio rotariano” e di un casto bacio (rifiutato drasticamente) richiesto dal Presidente al Perfetto Gildo, la serata va nel suo cuore con l’atteso proclama di attività.  

Sandro inizia in modo ieratico (pur senza Mitra e Pastorale) annunciando che il suo sarà l’anno della continuità, dell’amicizia, della famiglia, dell’effettivo. I quattro cardini sono presto parafrasati:   

  • La Continuità è intesa nel confermare le azioni di service del Club già perpetrate dai suoi predecessori.

  • L’Amicizia è scontata, constatato il piacere dello stare insieme ed il cercarsi per la conquista del posto al desco che il Perfetto ci fa particolarmente gradire. Qui arriva la prima reprimenda presidenziale: la Ruota ci ricorda di ruotare ai tavoli e non di creare dei “mini-club” nel Club. Ove il ns. Adalberto osò e fallì (a causa di un sommesso e strisciante mercimonio o scambio di posti sorteggiati), Sandro si aspetta il riscontro di una continua rotazione ai tavoli a favore della migliore conoscenza reciproca dei soci.

  • La Famiglia è il Club ed è particolarmente gradita la compartecipazione delle dolci metà e pargoli (cresciuti) dei soci alle attività dell’anno rotariano. L’attuale presenza delle signore alla serata è certamente conferma del detto :”Chi ben inizia è alla metà dell’opra.”.

  • L’Effettivo: quattro nuove leve (di cui una in arrivo) dovranno rimpinguare la Famiglia, con l’obiettivo d’immettere linfa nuova nel vetusto albero del ns. Giardini che, seppur pregiato, “vispo e vivace”, è adesso troppo robusto e stagionato (un soffuso crescente rumorio di fondo, proveniente dai numerosi tavoli della sala, si accompagna alla dichiarazione presidenziale).

E’ adesso l’ora della promulgazione delle attività, alle quali tutti saremo chiamati. Qui il ns. Presidente rivela il meglio di sé annunciando un anno suddiviso su quattro temi: il Ludico, il Culturale, l’Informativo, il Culinario. Per dare corpo alle parole chiama tutti i soci a suggerimenti e proposte. Al momento ha aggiunto alle proprie quelle di tre supporter ed è quindi pronto a dare le date delle attività già programmate. In realtà Sandro si rivela seguace della Scuola Alessandrina di Ermete Trimegisto, dandoci del suo programma soltanto una primizia ed un assaggio con la sola conferma di alcune principali attività: la gita rotariana, due visite culturali, una serata gastronomica ed una “imbriacata”.

In particolare: 

  • Per la gita rotariana, Sandro sarà il novello Cristoforo Colombo di una nave della flotta Costa, conducendoci dal 19 al 23 Maggio per mari (in realtà in una limitata parte del “mare nostrum”), da Savona, a “scoprire rotarianamente” Barcellona, le Baleari, Aiaccio (s’invitano i soci a sottoscrivere la partecipazione al fine di effettuare per tempo la migliore prenotazione “on board”);

  • Per il sollazzo culturale avremo il 1° Ottobre una gita giornaliera a Broni, per visitare l'ampia tenuta agricola, posta nel comune di Rocca de’ Giorgi, della famiglia Giorgi di Vistarino, con adeguato pranzo e vista panoramica  dei colli piacentini;

  • Per l’orgia culturale in febbraio andremo a Firenze per una visita riservata a Palazzo Vecchio (la Sala dei Cinquecento e lo Studiolo di Cosimo I° ), Palazzo degli Uffizi e Corridoio Vasariano (camminamento rinascimentale riservato ed occulto dei Medici sui crani dei sottomessi fiorentini, che, attraversando l’Arno ormai non più d’argento, porta dagli Uffizi a Palazzo Pitti, facendo museo a circa 1.500 ritratti di mano dei maggiori pittori dal ‘500 ai ns.giorni), il cui accesso è interdetto al pubblico.

  • Per la gioia dell’epa ed il piacer degli occhi, una cena a bordo del tram ATM per una sazia visione della Milano “allumata”.

  • Una serata “Pinot grigio in salsa tricolore” allietata da ricca cantina di vini per l’imbriacata generale.

Poiché zucchero non guasta bevanda, il Presidente conclude annunciando anche la presenza di un relatore che ci parlerà degli antenati Etruschi  (adesso anche miei, perché sembra che si siano spinti fino alla Trinacria), premettendoci che questi, essendo un guru della comunicazione, ci aiuterà a rendere più nota e di più largo dominio la ns. azione rotariana. 

Che altro? Il commento è che, se rimarrà spazio e tempo (chiederemo eventualmente ad Einstein di darci una mano d’aiuto per allungarlo), faremo anche il ns.promesso service (necessario per mantenerci amica la cara Rita Pizzagalli). 

A fronte di tali primizie, gli astanti, certi di  un anno rotariano “che tremar le vene e i polsi farà”, spinti dal Loggione, danno il via a scroscianti applausi. 

Sandro è stremato e per concludere in bellezza dà la parola alla sua “pupilla”, la Stefania Gorgoglione, ultima e recente nata nel ns. Club. Sotto l’occhio vigile della mamma, che la guarda amorosa da altro tavolo, Stefania, già presentataci al Cambio della Campana, ripercorre nuovamente i suoi trascorsi e la sua professione di avvocato esperto di diritto dell’ambiente ed energia (v. curriculum con ampia ed esaustiva descrizione nel bollettino del 27 giugno), rivelandoci l’unico neo della sua ascendenza: il papà Lyons che, lasciatala purtroppo da tempo, la vede da lontano con certa soddisfazione per il distintivo della più prestigiosa ruota. 

Non poteva che chiudere la serata il Pasquale Lebano che, dopo l’affermazione che le nuove generazioni migliorano il Club, fa una reprimenda al Presidente sottolineando che il “Luisello a turno” della serata, pur efficiente, è proprio bruttino (il buon Gildo prima e poi Attili si sono in successione adoperati in sostituzione della Luisella, andata temporaneamente per spiagge a far la nonna).  L’ultima parola però spetta al Prof. Gambel, che chiede alla Stefania come abbia trovato il Club. Da buon esperto leguleio, l’avvocato ritiene di non fare alcuna arringa, ma si trincera dietro l’affermazione che gli unici contatti avuti finora, proprio con Sandro e lo stesso Eddy, siano troppo limitati per poter emettere un lodo: forse “il parlar ed il sentenziar per l’occasion l’è troppo!”. 

Aldo Nicolosi