Cronaca della conviviale n. 33 del 2 lugio 2012

Passaggio delle consegne

 

“E’ l’ora che volge al desìo ed al navigante intenerisce il core …. “. Così, con un po’ di amarcord, si apre l’ultima prolusione presidenziale di Sandro, il nostro past-conductator che ci ha fatto trascorrere un anno rotariano, tra il serioso ed il faceto, in letizia ed amicizia, pur se rattristato da due eventi che ci hanno colpito negli affetti. Non potremo mai dimenticare, infatti,  i cari Giulio Cerrato e Sandro Bertolotto che, per la loro signorilità e carica umana (“gente antica, d’altri tempi … “ avrebbe detto mio nonno, che sapeva di greco e di latino), vivranno sempre nei nostri cuori.

Un po’ emozionato per l’evento, con qualche lacrimuccia sapientemente trattenuta (ma siamo in periodo di pianti nazionali a causa delle Furie Rosse), Sandro si affida ad uno scritto per ripercorrere i fatti salienti del suo presidentato.

In primis, espleta i doverosi ringraziamenti a chi lo ha supportato: il Toti Distrettuale – se non avessimo Lui, meglio morire - con la Franca (siamo memori della faraonica riunione in Villa Faraone), il Direttivo, i “traduttor dei traduttor d’Omero” (Marco Tincati ed il sottoscritto per i bollettini del Club), il valido Roberto (l’addottorato Segretario), il Prefetto Gildo (più che perfetto) e la Luisella Nazionale per la sua gentilezza, efficienza  e frenetica attività, riconosciuta anche con una recente Paul Harris dal Distretto (Luisella è come la “Signora in Giallo”: guarda tutto, fa tutto, non sbaglia mai! ).

Ci ricorda, poi, la scelta fatta di non aver seguito un filone unico nelle conviviali, ma di aver deciso d’andare con “personaggi in cerca d’autore” su temi a soggetto, spaziando dall’economia al sociale, dalla cultura al frivolo.

Poiché di solo pane non si vive (ma che laute cene con il nostro Prefetto!) ed al di là dell’ubriacatura  nelle coronate cantine d’Oltrepò con il decantato Pinot Grigio, ci ricorda le visite culturali a Palazzo Reale, a Venaria Reale e la crociera nel Mediterraneo con la Costa (senza alcun “inchino” per prudenza e gli è andata bene), i due Interclub.

Al termine Sandro elenca quanto di service abbiamo fatto e, per il nostro Rotary Giardini Pride, menziona l’attestato del Governatore che ci elige a Leading Edge (nobile americanismo di “struttura portante”) del Distretto per le attività del Ryla, portate avanti da Adalberto con il supporto dell’onnipresente Paul Harris Luisella. 

Che altro? E che fatica!

A questo punto siamo alla cerimonia di spogliazione e vestizione: il ponderoso Collare della Presidenza, vetusto di medaglie e mostrine (soltanto un po’ meno vistoso di quello dell’Annunziata visto a Venaria), passa dal robusto collo di Sandro a quello sapiente di Luigi, che lo accoglie con ieratica dignità.  

Adesso è Luigi, nostro nuovo duce, che con il suo aplomb nordico (lui è della più avita e nobile razza padana) inizia con brevi parole il suo mandato. Ecco allora il doveroso ringraziamento alla Cupola dei Saggi del Club che lo hanno designato, poi alla platea che lo ha accettato ed a chi lo sosterrà ed allevierà per le fatiche che dovrà sostenere. Ci promette un anno “interessante” i cui segreti saranno svelati nel corso della presentazione che farà nella prossima riunione del Club.

Morto il Re, viva il Re!  “A chi la tocca, la tocca!” (diceva il manzoniano Tonio). Adesso, Luigi, tocca a te e La Ruota è nelle tue mani: siamo certi che la farai girare bene!

 

Auguri da tutti noi.

Aldo Nicolosi