Cronaca della conviviale n. 8 del 10 ottobre 2005

 

Tema: Milano è una città sicura?

Relatore: Dott. Paolo Scarpis - Questore di Milano

 

Conviviale dal titolo emblematico, che potrebbe far facilmente presupporre risposte tanto confortanti quanto pericolosamente autoreferenziali o, al contrario, indurre visioni scontatamente denigratorie di una situazione delicata e complessa quale è - appunto - la sicurezza di una metropoli.

Nulla di tutto questo! Come vedremo, il nostro ospite si è dimostrato un tecnico di profonda esperienza e relatore di grande comunicativa e ha saputo ampiamente soddisfare le attese per un’analisi seria e puntuale di una problematica molto sentita, che ci tocca tutti da vicino, in ogni momento della giornata.

 

La serata, dopo il saluto ai numerosi ospiti e i nutriti annunci del Presidente  particolarmente attento a ricordarci i molteplici impegni sociali delle prossime settimane, vede la presentazione ufficiale al popolo del club del nostro nuovo socio Attili. Come previsto dalla liturgia rotariana, dopo essersi docilmente sottoposto alla stoica prova dell’appuntatura della rotella sul bavero della giacca, il nostro nuovo amico accetta con la necessaria compostezza la ricca dotazione di materiale formativo che Gianpiero gli elargisce con grande generosità: dopo il ringraziamento e il solenne impegno allo studio e alla diligenza rotariana, il rituale scrosciante e ratificante applauso conclude la cerimonia di iniziazione.

 

Si prosegue poi con la presentazione del relatore da parte di Lebano (amico di lunga data del Questore), curiosamente meno loquace  del solito per una fastidiosa afonia di stagione che affligge evidentemente anche i notai; fastidio che non gli ha per altro impedito di ricordarci con la consueta verve la notorietà e l’importante curriculum del nostro ospite. Prima di dargli la parola, il nostro Pasquale ha anche avuto un momento di grande sensibilità nel ricordare Gaetano Afeltra, suo illustre compaesano e amico appena scomparso, al  quale viene dedicato il nuovo lungo e caloroso applauso da parte di tutti noi.

 

Da buon rotariano quale anch’egli è, il dott. Scarpis (al secolo rotariano, per l’appunto, Paolo) ringrazia innanzitutto per l’ottima cena, riconoscendo scherzosamente come non sia poi un fatto così scontato per le mense dei nostri club soddisfare il palato dei propri soci. Inizia quindi la sua relazione illustrando l’organizzazione, il ruolo e la responsabilità delle varie istituzioni alle quali è delegato il compito di garantire la sicurezza dei cittadini. In particolare descrive la struttura della Questura che a Milano impiega una forza di circa quattromila uomini di grande professionalità e capacità tecniche. Ci invita a visitare la sua centrale operativa e, non senza una punta di giustificato orgoglio, ci ricorda i recenti successi che la Questura di Milano ha avuto sulla scena del terrorismo internazionale con l’arresto di uno degli organizzatori dei recenti attentati di Londra.

 

Per quanto concerne più specificamente la domanda se Milano possa o meno considerarsi una città sicura, il nostro ospite ci fornisce poche ma significative cifre riguardo le statistiche dei fatti criminosi accaduti a Milano negli ultimi mesi. Nessuna città può considerarsi sicura nella piena accezione del termine, ma il miglioramento della nostra città è evidente: sono diminuiti i reati gravi più tradizionali, che sono fisiologici per la società ma anche più facili da combattere, e sono in aumento alcune altre tipologie di reati (come le violenze sessuali), che prima restavano evidentemente sommersi o, ancora, quelli connessi alle nuove tecnologie (Internet ecc.) e all’immigrazione. Riguardo quest’ultimo punto tiene però a precisare come la grande maggioranza degli immigrati presenti a Milano siano assolutamente pacifici e, anzi, contribuiscano al mantenimento dell’ordine; purtroppo ciò non significa che alcune altre etnie – per altro ben individuate - non evidenzino tassi di criminalità fisiologicamente molto superiori. Anche la droga rappresenta poi , sfortunatamente, un fenomeno in continua ascesa e per il quale le nostre difese appaiono al momento assolutamente insufficienti.

 

Dopo queste brevi ma incisive descrizioni, il nostro relatore decide di lasciare il più ampio spazio alle domande della platea che giungono numerose: D’Amico, Ravetta, Amigoni, Balestra, Brandolese e altri. Per tutti Paolo Scarpis ha risposte precise e molto esaurienti, che vanno dalle problematiche connesse alla legge sull’immigrazione, al tasso di successo delle azioni malavitose, la droga, il “pizzo” e l’individuazione delle cause che hanno permesso l’affermarsi della tendenza migliorativa in atto. Tra quest’ultime, anche se non è stato detto, una è emersa molto chiaramente e in maniera assolutamente incontrovertibile: la competenza e la professionalità del nostro Questore.

 

Alla fine dell’interessante serata, a tutti noi è rimasto un senso di malcelata soddisfazione e – soprattutto – la realistica consapevolezza di essere in buone mani anche se – come ci ha detto Paolo (e sia consentita la rotariana confidenza) - la guardia non deve mai essere abbassata.

Estote parati ……  

 

Marco Tincati