Cronaca della conviviale n. 8 del 6 febbraio 2006

Interclub Gruppo Milano 3 –Distretto 2040

Hotel Westin Palace, Milano

 

Tema: La competitività delle imprese italiane

Relatore: Dott. Gianemilio Osculati

 

Con la direzione e l’organizzazione degli amici del Milano Fiori celebriamo un imponente interclub nello storico Palace, oggi Westin Palace Hotel. Sono ben otto i club presenti e qui rappresentati, quelli del Gruppo Milano 3 del Distretto, coordinato dall’Assistente del Governatore Eugenio Adiamoli. A lui, a Ravizza e agli altri 7 presidenti di club si rivolge innanzitutto Gualtiero Brugger, Presidente del Milano Fiori per i consueti augurali saluti.

“In questo momento – esclama giustamente orgoglioso il prof – siamo in 211, fra soci, amici, ospiti e visitatori. La sala è gremita come speravano e fors’anche di più. Pensate, i soli soci presenti sono ben 176”. Segue la presentazione del relatore della serata, il Dottor Gianemilio Osculati, socio del Rotary Club Milano, Chairman del Mediterranean Office della Mc Kinsey e dei cinque discussants: Fabrizio Onida, Ordinario di Economia Internazionale alla Bocconi; Marco Liera, giornalista de Il Sole 24- Ore, ove è responsabile dell’inserto settimanale Plus; Paolo Gila, giornalista economico di RAI2-RAI3, socio delMilano Fiori; Benito Benedini, imprenditore, già Presidente di Assolombarda e Presidente dei Cavalieri del Lavoro della Lombardia, socio del Milano Leonardo da Vinci; Enrico Parazzini, Chief  Financial Officer di Telecom Italia, socio del Milano Giardini.

Non ostante l’agenda non sia delle più agevoli, per tipologia d’impegni, complessità del tema (che è “La competitività delle imprese italiane”,  ma che va poi necessariamente ad inglobare considerazioni sullo stato attuale dell’economia italiana) e limiti del tempo a disposizione (quello di una normale conviviale serale di club),  Brugger e il suo staff, perfetto per organizzazione e presenza,  la dipanano egregiamente, con cadenze ben equilibrate, dando spazio ad una discussione, cui danno il là gli interventi dei discussants, che subito appare come qualcosa di più di un corollario alla relazione vera e propria.

Nelle quali, relazione e discussione, saltano subito all’occhio i diversi approcci al tema da parte dei vari intervenuti: decisamente pessimistici quelli di consulenti, accademici ed analisti, mentre cautamente ottimistici appaiono quelli degli operatori e degli uomini d’azienda. Lo stesso si può dire, ovviamente, per le conclusioni finali cui arrivano gli uni e gli altri.

Al termine gli applausi sono particolarmente sentiti e scroscianti. Anche quelli dei 29 amici del Giardini, che con la sua non piccola rappresentanza ha così garantito il successo dell’iniziativa oltre che ad aver contribuito  alla stesura del palinsesto imprestando uno degli ottimi discussants. 

Attilio Bradamante