Cronaca della conviviale n. 4 del 2 settembre 2006
Visita alla Nuova fiera e a Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate
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Chi poteva coniugare nel breve spazio di una mattinata le ardite e futuristiche forme architettoniche della vela di vetro della nuova Fiera di Milano con gli intrighi dei giochi d’acqua e delle grotte artificiali di un giardino all’italiana in una villa cinquecentesca? Ma il nostro Presidente/Architetto che – in occasione del rientro dalle vacanze - ha avuto la bella idea di iniziare la parte più pregnante del suo anno rotariano con un progetto di gita breve, ma comunque ricca di stimoli e di contenuti sia storici che architettonici. Tutto ha inizio nelle adiacenze di piazza Cadorna, in un ora abbastanza inclemente per un sabato di fine estate, ancora governato dai bioritmi vacanzieri. Non poteva quindi mancare qualche piccolo problema organizzativo legato all’assenza di alcuni partecipanti: certuni sono risultati semplicemente in ritardo ma altri hanno evidentemente cambiato idea all’ultimo momento, preferendo magari alternative di gita personal familiare, complice anche la bella giornata di week end. Ma non importa, la solida organizzazione del nostro club ha superato brillantemente queste piccole difficoltà e i duri e puri del Giardini si sono finalmente imbarcati sul pulmann delle Ferrovie Nord in direzione di “Perho”; qui ci attendeva una efficiente e brava collaboratrice della Fiera per guidarci all’interno di questa nuovissima e impressionante struttura. L’elemento di maggiore interesse è stato - neanche a dirlo - la vela di vetro e acciaio progettata da Fuksas. Questa tettoia (ma è veramente riduttivo chiamarla così) lunga più di un chilometro, è costituita da centinaia di migliaia di tesserone di vetro, tutte diverse tra loro. Sembra una mega-pensilina fantascientifica, una lunga onda congelata inframmezzata da crateri e semicrateri – che si proietta in studiati riflessi luminescenti sulle diverse superfici liquide e metalliche che la circondano. Dal punto di vista pratico essa ha la funzione di collegare come un avveniristico ponte coperto, le due entrate (quella est e quella ovest), rappresentando una sorta di spina dorsale dalla quale si diramano gli accessi ai diversi edifici espositivi. Poi – ancora- l’ingresso d’onore con la hall centrale e la sua “pinna”, che guarda nella direzione in cui sorgeranno le due torri – altrettanto avveniristiche – e che completeranno la struttura fieristica, fornendola di adeguati spazi alberghieri. Neanche il tempo di un caffè e di nuovo tutti sul pulmann con destinazione la Villa Visconti Borromeo Litta, nei pressi di Lainate. Qui il gruppo dei rotariani si è distribuito tra i viali e i passaggi più o meno nascosti del ninfeo, correndo garruli tra gli spruzzi dei giochi d’acqua che maliziosamente venivano attivati dalla guida. In un passaggio particolarmente impervio, il nostro Loser - imprudentemente attardatosi nelle retrovie - è stato centrato da un potente quanto maligno spruzzo che è andato però inutilmente a frangersi contro l’ottimo tessuto wash and wear del suo impeccabile abito. Il forte sole e il gran caldo hanno comunque ben presto asciugato tutti i gitanti che, ancora una volta, si sono ritrovati sul pulmann per raggiungere la Terrazza e dar inusualmente luogo ad una curiosa conviviale - matinée. Qui abbiamo ritrovato le piacevoli certezze della nostra più antica tradizione: passano gli anni e si avvicendano i presidenti ma i “garganelli con verdure” continuano a costituire l’imprescindibile filo rosso che collega le nostre riunioni, buoni a qualsiasi ora e per qualsiasi stagione. Prima di colazione, Paolo ci intrattiene dandoci il rituale benvenuto e il bentornato. Ci ricorda la prossima gita tutta cittadina e l’invito al caminetto del Presidente che si terrà in un locale di tradizione ipermilanese dal menù assolutamente doc (purtroppo i garganelli non sono previsti ma ci sacrificheremo); ci conferma infine il progetto della gitona sociale da svolgersi a fine Aprile a San Pietroburgo, esortando tutti a procedere tempestivamente con le prenotazioni non appena queste saranno ufficialmente aperte. L’appetito ha infine avuto il sopravvento e tutti si sono serenamente abbandonati al piacere della tavola sino al tocco campanario del Presidente che ha sancito il termine della riunione Marco Tincati |