renato coluccia

con chi

(dicembre 1999)

Le tue idee sul ”Giardini”

Considero il ”Giardini” un Club bellissimo, poiché mi ha consentito il rapido inserimento fra Amici sinceri, affettuosi e simpatici, quando, in età non più molto giovane, mi sono trasferito da Brescia a Milano: molti dei Soci sono diventati per me amici veri, come lo sono i compagni di scuola.

Inoltre il ”Giardini” è culturalmente stimo-ante, non solo per la presenza di Personaggi con molteplici e variegate esperienze, ma soprattutto perché i Soci del ”Giardini” esprimono tranquillamente idee differenti, che giustamente difendono, come fanno tutte le persone intelligenti: la dialettica e la critica sono importanti, anche se poi la tolleranza, propria dei rotariani, porta all'accettazione degli altri, con il cui contributo possiamo migliorarci.

In definitiva nel ”Giardini” vi sono Uomini disposti a rischiare qualcosa per difendere le proprie idee; se così non fosse, significherebbe o che le idee sono sbagliate o che le persone valgono poco e ciò sarebbe triste: i Soci del ”Giardini” invece valgono tutti moltissimo, proprio per le loro differenze culturali, che, per quanto già detto, costituiscono il cemento di sincera e affettuosa Amicizia.

Letture recenti

Mi piace leggere libri di storia, di analisi politica e sociale, di etica: il tempo, per poterlo fare quanto vorrei, è però tiranno.

Attualmente sto leggendo ”Storia dell’Italia contemporanea” di Paul Ginsborg ed ”Etica, scienza e comunicazione” con capitoli di autori vari.

Esperienze professionali

Le mie esperienze professionali (sono medico, specialista in anestesia e rianimazione) mi hanno portato a cercare di intraprendere attività innovative, o in assoluto o per i posti dove ho avuto l’occasione di lavorare.

Infatti mi sono occupato di istituire reparti di Terapia intensiva (prima con il. mio Maestro e poi da solo), cosa che sto cercando di realizzare attualmente anche nell’ospedale in cui opero.

Inoltre ho curato le problematiche relative ai trapianti d’organo (dichiarazione di morte cerebrale per il prelievo e trapianto di rene), che per primo ho fatto a Brescia negli anni ’70.

Mi sono anche interessato di Emergenza Sanitaria, specialmente negli anni in cui nel nostro Paese non ne parlava quasi nessuno: qualcuno mi definisce (immeritatamente) uno dei papà del 118.

Questa e tante altre iniziative hanno evidentemente richiesto intensa attività sia di ricerca teorica, che pratica (clinica), che ho svolto e svolgo con passione (non so poi se con validi risultati...).

Nel contempo ho cercato di trasmettere tali mie esperienze con la pubblicazione di numerosissimi articoli, qualche libro, l’organizzazione di congressi e l’attivita didattica per Infermieri, Studenti universitari; attualmente insegno Medicina delle Catastrofi e Anestosiologia in Ortopedia agli Specializzandi in Anestesiologia e Rianimazione.

Renato Coluccia Via Orti, 3 20122 Milano

 un Club bellissimo, poiché mi ha consentito il rapido inserimento fra Amici sinceri