piero ravetta

con chi

(maggio 2000)

Le mie idee sul ”Giardini”

Ricordo ancora il giorno nel quale Italo Martina e venuto a ”intervistarmi” m ufficio, nella sala consiglio della società di ingegneria nella quale lavoravo, tappezzata di immagini delle grandi opere progettate in tutto il. mondo dai miei colleghi (e anche da me!).

Conoscevo già, ma molto superficialmente, il Rotary in quanto mio fratello ne faceva parte da alcuni anni.

Il colloquio con Martina è stato molto franco e mi sono stati illustrati, con la passione propria di Italo quando parla di Rotary, i principi e la ”cultura” del Rotary, ai quali ho cercato di aderire in tutti questi anni.

Vorrei un Rotary più orientato da servire, con impegno personale dei suoi membri (il mio non e stato molto concreto, anche per i numerosi anni di ”congedo” dovuto ai lunghi periodi trascorsi all’estero).

Per il. nostro Club, auspico un maggior impegno per assimilare i principi del Rotary e farli effettivamente diventare le linee guida della nostra azione.

Ricordo a questo proposito il messaggio di marzo 2000 di Carlo Ravizza: ”Il Rotary ha urgente bisogno di uomini e donne dai principi saldi, che sappiano mettere in evidenza quelle doti che rappresentano effettivamente gli ideali del Rotary.

Passato e futuro

Mi sono laureato al Politecnico di Milano in ingegneria e ho avuto la fortuna di fare il lavoro di ingegnere, cosi come me lo ero immaginato quando, nel corso delle scuole medie, è maturata la scelta della futura attività (in famiglia non vi erano precedenti).

Entrato ancora giovane in una importante società di ingegneria, ho partecipato alla progettazione di grandi opere connesse alla produzione di energia elettrica in varie parti del mondo, tra le quali Iraipù, binazionale Brasile-Paraguay, attualmente la più grande centrale idroelettrica del mondo.

Questa attività ha comportato frequenti e lunghe permanenze all’estero (in totale più di 12 anni in varie epoche) che mi hanno permesso di entrare in contatto e conoscere società e persone diverse dalle nostre per tradizioni, culture e religioni.

Questa esperienza ”internazionale” ha contagiato la mia unica figlia che si e recentemente trasferita a Sydney con la famiglia (il marito, manager Pirelli, e i due figli).

Nel 1995 ho costituito, con alcuni amici, una piccola società di consulenza che ha l’ambizione di trasferire nel contesto italiano il bagaglio di esperienza acquisito in più di 25 anni di attività a contatto con i più importanti enti internazionali di finanziamento, Banca Mondiale in testa.

Ma devo riconoscere che il mio futuro e molto legato alla funzione di nonno, attualmente un po’ ardua per la lontananza dei nipotini ma resa meno pesante da internet che ci permette di scambiare messaggi e immagini quotidianamente.

 

Tra gli sport, pratico ancora lo sci, possibilmente con il nipotino (che gia ha avuto la sua iniziazione), avendo abbandonato quasi completamente le esplorazioni subacquee, grande passione della mia giovinezza e maturità.

 

Le mie letture preferite sono i libri di storia e di saggistica.

Piero Ravetta, abita in via C. Crivelli 14, Milano

Per il nostro Club, auspico un maggior impegno per assimilare i principi del Rotary e farli effettivamente diventare le linee guida della nostra azione.