marco tincati

con chi

(settembre 2002)

Sono socio del Giardini da poco più di un anno e la mia inesperienza della vita di club si è già chiaramente manifestata – in tutto il. suo preoccupante entusiasmo – nel momento in cui ho accettato l’invito a ricoprire la carica di segretario del nostro Rotary, Molto più seriamente, devo invece confessare di essere rimasto favorevolmente impressionato dallo spirito di amicizia che caratterizza l’atmosfera delle nostre conviviali ma, soprattutto, dalla possibilità di condividere e dare reciproca consapevolezza ad alcuni valori che solo attraverso l’azione comune possono significativamente concretizzarsi in azioni di reale utilità pratica.

Dal Rotary mi aspetto quindi che l’amicizia che sta alla base della nostra associazione possa sempre di più rappresentare un valore che – per quanto positivo – non rimanga fine a se stesso ma rappresenti il motore per il raggiungimento dei nostri obiettivi; in altri termini vorrei che attraverso l’amicizia si potesse ridurre al minimo la liturgia e il formalismo per privilegiare la determinazione al fare.

Dovendo invece parlare in maniera più specifica di me stesso, posso dire di essere un fisico pentito: ai tempi dei viaggi sulla luna, contagiato dall’entusiasmo scientifico di quei momenti, mi sono infatti laureato in fisica generale all’Università di Milano.

Ho assolto il. servizio militare in Marina, per poi conseguire il Master in direzione aziendale alla Bocconi.

Ho iniziato a lavorare alla Honeywell, dove sono rimasto per diversi anni, per poi cambiare completamente settore entrando a far parte del Gruppo BNL.

Con mia moglie coltiviamo la passione del mare (la Grecia) e siamo amanti dell’antiquariato, soprattutto quello orientale; ci piace andare al cinema (gli ultimi Almodovar ma anche i film di azione e le commedie brillanti), la musica sinfonica e, quando si può, ci piace organizzare qualche viaggio con gli amici.

Ho accettato l’invito a ricoprire la carica di Segretario del Rotary Giardini... manifesta inesperienza... di vita di club!!! Devo invece confessare che ne sono orgoglioso e entusiasticamente... preoccupato.

L’amicizia, così come l’ho percepita al ”Giardini”, sta alla base del nostro club. Ed e proprio attraverso l’amicizia che si potrà ridurre al minimo la liturgia e il formalismo per privilegiare la determinazione al fare.