luigi enrico luce

con chi

(settembre 2002)

Ho 56 anni e sono ingegnere.

Normalmente dopo questa affermazione la domanda dell’interlocutore, ma solo rivolta agli ingegneri e non agli altri professionisti,  è : “Ah, e che lavoro fai?”

La risposta tecnica è che mi occupo, con una mia piccola società,  di “ottimizzazione e integrazione della Supply Chain”. Tradotto in italiano significa analizzare il processo produttivo della società cliente, comprendere le fasi di produzione e individuarne i vincoli, analizzare il flusso logico delle decisioni e alla fine realizzare un modello matematico che rappresenti tutto ciò e che permetta di generare piani di produzione ottimali a lungo, breve e medio termine.

Insomma, un’attività che, malgrado ciò che appare in queste poche righe, è piuttosto varia e – se si ama La Settimana Enigmistica – molto appassionante.

Prima di tutto ciò, ho frequentato il Collegio Navale Morosini a Venezia e L’Accademia Navale di Livorno, che mi hanno lasciato – oltre a una forte impronta - diversi amici, con i quali sono molto legato, e una grande passione per la  Marina, per il mare e per la vela; dovuta quest’ultima alle regate su Flying Dutchman, una “deriva” molto agile e atletica che oggi avrei qualche difficoltà a controllare, con vento meno che tranquillo.

Questa passione è passata, con mia grande gioia, a mio figlio Stefano di 27 anni, laureando in ingegneria gestionale.

Ho anche una figlia, Francesca, di 21 anni, iscritta a … ingegneria aerospaziale. Credo che ci sia un pizzico di follia in lei! Ma temo di sapere da chi ha preso.

Non da mia moglie, Mimma, diplomata e insegnante di pianoforte, che non riesce a capacitarsi di essere circondata da persone così, in famiglia.

Stefano ormai è un uomo e Francesca sta diventando grande e noi due, pur lanciando ogni tanto delle occhiate di  “controllo”, stiamo riconquistando un po’ di indipendenza e riscoprendo la vita di coppia: ora possiamo nuovamente decidere all’ultimo minuto di andare a cena fuori con gli amici o di organizzare “al volo” un week end a Parigi, approfittando, magari, di un’opportunità di lavoro.

... grande passione per il mare e per la vela dovuta alle regate in Flying Duchman, una deriva molto agile e atletica che oggi avrei qualche difficoltà a controllare, con vento meno che tranquillo ...

... ma vorrei prendere il "maestrale" che spira nel Giardini e mettermi sulla rotta di nuove amicizie per contribuire a tutto ciò di cui il Rotary ha bisogno.