giulio palumbo

con chi

(maggio 2000)

Devo innanzitutto confessare che quando Giorgio Lomazzi mi confidò l’intenzione di volere pubblicare una rivista nella quale i protagonisti sarebbero stati gli stessi soci del Club pensai a qualche cosa di noioso, quasi un po’ stucchevole.

Vedevo una raccolta di ”curricula” tale da formare un manualetto utile sì, ma certo nulla di vivace, di brioso.

Ed invece devo riconoscere, con molto piacere, di essermi sbagliato: ”Con Chi” è risultato essere qualcosa di gradevole, una rivista che si legge volentieri e che aiuta a conoscerci meglio in maniera simpatica.

Ed è indubbio che una migliore conoscenza reciproca serva a rafforzare definitivamente i sentimenti di amicizia tra gruppetto e gruppetto, tra tavolo e tavolo, tra giovani e meno giovani.

Meno giovani solo per gli anni di appartenenza al Club, perché di ”vecchi”... in spirito, al Milano Giardini non ne esistono.

Scherzi a parte, io appartengo a questa categoria: a quella dei meno giovani, cioè, essendo nato a Napoli l’8 aprile 1931.

Inoltre sono entrato al Milano Giardini al momento della sua costituzione nel l.ontano 1983.

Paolo Brasca, vecchio amico e collega, rotariano del club padrino, l’Aquileia, mi presentò ad Italo Martina allora alla ricerca di potenziali futuri bravi rotariani.

Che io lo sia diventato non so ed in ogni caso non sta a me dirlo: so solo che mi trovo bene in questo Club di amici (siano essi giovani o vecchi), che ne condivido in genere le iniziative e che non manco mai di frequentarlo, con vero piacere, quando sono a Milano.

Sono sposato con Giuseppina, ho tre figli Mario, Marco e Marcello (ormai grandicelli) e due nipoti stupendi (almeno per me) Beatrice e Luca.

Cosa ho fatto nella vita? Il bancario per oltre 43 anni; prima di giungere, negli ultimi cinque anni, alla direzione generale di una banca media (non di una ”mediobanca”) mi sono occupato, con mia grande soddisfazione, di rapporti internazionali.

Ciò mi ha consentito, tra I’altro, di viaggiare un po’ per il mondo dandomi cosi modo di conoscere mentalità, comportamenti e sentimenti vari.

E cosa faccio ora? Potrei rispondere: ufficialmente nulla, anche se, in pensione ormai da quasi sette anni, faccio diecimila cose al giorno che mi tengono abbastanza impegnato; probabilmente se anche non le facessi il mondo non se ne accorgerebbe neppure e continuerebbe a girare indifferente!

Hobbies? Mi piace viaggiare, leggere qualche giallo poliziesco (alla Camilleri per intenderci), vedere qualche bel film (non thrillers sanguinari), gustare qualche bella commedia in dialetto napoletano (ma anche qualcheduna in dialetto meneghino, a me sinc

 

Giulio Palumbo abita a Milano.

”Con Chi” è gradevole, si legge volentieri, serve a rafforzare definitivamente i sentimenti di amicizia.