franco leone

con chi

(maggio 2000)

Gianni Morandi cantava ”non son degno di te” rivolgendosi ad una bella ragazza – Beato lui.

Questo refrain, destinato ahimè al Rotary Club Giardini, mi e tornato in mente quando sono stato costretto da una terribile, ma affettuosa minaccia di Giorgio Lomazzi, il nostro Presidente del 2000, ”non sarai presente fra i Soci del Giardini”, a sedermi alle 11 di sera, prima di ripartire per uno dei miei numerosi viaggi e svolgere, in zona Cesarini, il compitino assegnatomi.

Merito di essere espulso, ma non per non aver adempiuto ad un ordine del Presidente!

Mi rendo conto di non essere affatto il modello rotariano per eccellenza.

Se non avessi avuto la fortuna di entrare in un Club come il Giardini, oggi sarei stato, già da molto tempo, membro autorevole del ”club degli espulsi per ignominia”.

L’affetto e la stima di tanti amici mi hanno spinto a non dimissionarmi e cercare di continuare ad approfittare della tanta pazienza dei vari Presidenti, che hanno continuato a tollerare un ”così non Rotariano” come me.

Mi sostiene la certezza che ci sarà il. momento in cui, sistemati i miei impegni professionali, potrò dedicare tutto il tempo che vorrò al ”servire” e all’impegno realmente Rotariano, come riescono a fare i tanti amici del Giardini, che, assicuro, godono deLla mia più profonda invidia.

E il golf? Grande obiettivo, sono ancora tanto giovane (nello spirito)!

Purtroppo io ho fatto una carriera al contrario.

Da giovane chimico mi sono divertito a ”trastullarmi” con la Pianificazione strategica, prima in Montedison, poi in Pirelli, quindi con i Problemi della Gestione delle risorse Petrolifere mondiali nell’ambito del Dialogo Euroarabo a Bruxelles, e dando infine un piccolo contributo alla diffusione della cultura di Pianificazione, attraverso la mia collaborazione serale agli amici della SDA-Bocconi. Allora il tempo era sempre disponibile!

Allora dovevo fare il. Rotariano e sarei stato veramente modello!

Dopo tanto ”chiacchierare e pontificare sulle metodologie gestionali” sentii il bisogno di ”sporcarmi le mani” e scendere nella gestione operativa aziendale.

Formidabile esperienza! Invece di dire ad altri cosa bisognava fare, mi trovai a fare! Qualche bella nasata, ma tanta soddisfazione!

Perché un Terrone come me, dopo tanto peregrinare per il mondo, non si sfida ancora e cerca di dare un contributo ai gravi problemi del nostro Mezzogiorno? Mi chiesi un terribile giorno.

Capita nella vita di cadere nella trappola del giorno sbagliato.

”Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” ci ripeteva al Liceo il Professor Mirabella, citando l'Ulisse dantesco! E così che tanti di noi si sono trovati a sfidarsi continuamente.

Abbandonai segreterie, autisti, staff, collaboratori, consulenti e, soprattutto ”I’ampia serenità” del grande Gruppo e mi trovai ad avviare, da solo e nel momento sbagliato, una nuova iniziativa in quel profondo Sud, che io avevo abbandonato dopo la Laurea per emigrare nella Grande e Bella Milano che, fortunatamente, non era ancora da bere.

Sfidarsi è necessario; insistere e indispensabile; soffrire e parte della nostra esistenza, ma non poter più disporre del proprio tempo, dover sperare che questo Grande Papa possa anche riaggiornare il calendario Gregoriano (una giornata di 36 ore, come sarebbe utile) e rinunciare al piacere delle serate con gli amici ”giardinieri”, e con quelli del Giardini in particolare, e veramente molto pesante!

Tuttavia la mia bella famiglia, una moglie, molto più rotariana di me, e 3 splendidi ragazzi, e il miglior sostegno per resistere tenacemente e prepararsi a diventare un futuro, molto attivo, servitore nello spirito di Paul Harris.

Ci spero tantissimo!

Non sono stato mai un grande sportivo, ma essendo un corregionale del grande Orazio tendo più all’Epicureismo che allo

Stoicismo: ”Vienimi a trovare, caro Mecenate, troverai un lucido maiale del gregge di Epicuro”.

A volte gli impegni e la vita ci costringono ad essere stoici, ma con molta franchezza e sincerità Epicuro resta un ottimo mio punto di riferimento, con tante belle letture, un po’ di teatro, un po’ di cinema e politica non attiva, ma solo per passione.

Sfidarsi è necessario; insistere è indispensabile ma rinunciare delle serate con gli amici, è veramente molto pesante!