Cronaca del caminetto organizzato da Giuseppe Rizzani

Lanzo d'Intelvi, 25 settembre 2010

 

 

I non più giovani ma anziani (di club s’intende) ricordano ancora con piacere il precedente caminetto di Beppe nell’anno rotariano 1997/98, il nostro Adriano splendido imperatore. Era di sera e una soubrette locale (del Lago, ovviamente) ci intrattenne con le movenze della grande Liz Taylor. E però: stessa località, Lanzo d’Intelvi, e stesso ristorante, Il Buffa - Moderno. Ma soprattutto stessa allegria, stessa atmosfera, sotto la regia di Beppe, anfitrione di turno.

Beppe è della Val d’Intelvi. Una valle piccola piccola, schiacciata fra il Lago di Como e quello di Lugano, al confine della Svizzera. Zona dei contrabbandieri che furono, delle sontuose ville di comaschi e milanesi, delle malghe fra i monti: in pochi minuti si arriva a mille metri d’altitudine.

Lì vicino il Monte Generoso e manca solo la neve. Il primo giorno d’autunno era l’altro ieri, ma climaticamente è oggi! Siamo partiti da Milano per una scampagnata di tarda estate e ci ritroviamo costretti a coprirci quasi come d’inverno. Ma ci penseranno la compagnia, l’amicizia e la buona tavola e metterci una pezza!

Prima di godere lo splendido panorama dalla piazzetta di Lanzo, dove un tempo arrivava la funicolare, quasi a strapiombo sul Lago di Lugano (Ceresio per i dotti …), ci fermiamo a San Fedele per visitare la splendida Chiesa di Sant’Antonio Abate, dove il Professor Bruno Gandola, rotariano del Milano Europa e la Dottoressa Floriana Spalla Gandola ci illustrano in particolare due pallotti per i due altari laterali realizzati in scagliola.

In venticinque ci sediamo ai tavoli del Buffa, al piano sovrastante la grande sala d’ingresso, accolti dal proprietario, amico di vecchia data di Beppe. Al tavolo della presidenza Roberto e Renato con le rispettive spose, Rita e Gianfranco Polo. Poche, anzi pochissime parole del presidente per augurare buon appetito: dopo il classico bianchino come aperitivo, gli affettati misti, le crespelle della casa, le scaloppine ai funghi, le torte di mele e di cioccolato, vino bianco e rosso a volontà. E’ un caminetto e spetta a Beppe recitare qualche parola, per ringraziare alla consegna del tradizionale dono del club e di un gagliardetto con le firme di tutti i presenti.

Al termine fa capolino un gradito e persino caldo raggio di sole: a salutare la comitiva, piccola sì, ma si usava dire un tempo una brigata piccola e allegra!

Attilio Bradamante