Cronaca della conviviale n. 36 del 27 giugno 2005

Passaggio delle consegne fra Dario Lonardoni e Gianpiero Sironi

 

Che la serata conviviale dedicata al passaggio delle consegne fra un presidente e l’altro sia una di quelle fondamentali dell’anno rotariano va certamente da sé. In anni passati, quando si svolgeva all’inizio di luglio, ci si poneva l’amletico dubbio se fosse la prima del nuovo anno o l’ultima di quello precedente. Ora il dubbio non c’è più, si tratta certamente dell’ultima dell’anno rotariano ancora, anche se per poco, in corso ed è a tutti gli effetti la conviviale del presidente uscente, serata dedicata ai consuntivi, ai saluti, ai ringraziamenti, con qualche emozione e forse qualche sospiro.

 

E’ anche la serata plebiscitaria per eccellenza, insieme alla natalizia. Un tam tam silenzioso richiama all’ovile anche la maggior parte degli amici meno assidui, per celebrare tutti insieme una grande festa, quale questa conviviale certamente è. Constatando che il club è vivo, solido e consolidato, e si rinnova ogni anno con lo stesso impegno e lo stesso entusiasmo. Ed è anche una serata tutta per noi, almeno da qualche anno: pochi o punto ospiti e visitatori, ce la godiamo fra noi. Grande partecipazione dunque, persino i loculi con i tavoli rettangolari e le lampade abbronzanti sono pieni in ogni ordine di posti!

 

Per salutare Dario, che conclude questa sera la sua fatica, insieme a Fernanda e Gianpiero, che inizia la sua, insieme a Lilli. In un clima che più estivo non si può. “Oltre a tutto – esordisce il nostro – c’è stato un black-out dell’AEM, che dovrebbe essere appena finito. E ci stavamo preoccupando, non solo per l’aria condizionata, ma anche e soprattutto per la cucina!”

 

E prima che le vivande vengano finalmente servite, Dario assolve ad un paio di adempimenti. I saluti, cordialissimi, agli unici ospiti della serata, Grazia Masala, gentile neoeletta presidente dell’Inner Wheel, accompagnata dal marito. Dà quindi lettura di un’affettuosa lettera inviatagli dal past governor Carlo Sarasso, ringraziando il club, il suo presidente e Sergio Bertolotto per lo splendido caminetto di metà giugno a Milano. Porge infine gli auguri di pronta guarigione ad Italo Martina, “ma si sta rimettendo alla grande!” – conclude Dario.

 

Come da consolidata tradizione viene poi il momento di consegnare due buste ad Ottavio Mazzoni e a Rita Pizzagalli con i contributi che anche quest’anno il club ha voluto elargire all’Umana e all’Associazione Amici del CAM. Poche, sentite ed anche con una punta d’emozione, le parole di ringraziamento dei nostri amici.

 

“Mi sembrava di volare”. Sembra il titolo di un libro, e in un certo senso lo è. Perché la storia, gli eventi di un anno rotariano meriterebbero certo di essere l’oggetto di una pubblicazione (e forse la raccolta annuale dei bollettini un libro a tutti gli effetti lo è). “Mi sembrava di volare – così attacca Dario per il suo conclusivo discorsetto – ed ora vi spiegherò il perché. Ma prima lasciatemi andare con i ricordi al mio passato di calciatore, nel Verona ovviamente, sport e forse carriera? che ho dovuto interrompere per un brutto incidente. Ecco, quando giocavo bene e la squadra girava, riassumevo quelle emozioni con questa espressione, ‘mi sembrava di  volare’, una sensazione difficile da esprimere, bellissima, irreale ed impossibile come appunto il volo dell’uomo, ma concreta.”

 

“Ebbene, quella è la stessa sensazione, quella è la stessa emozione che provo questa sera – continua il presidente – grazie ad una squadra che ha funzionato alla perfezione, per tutto l’anno, e per giunta assai più numerosa di una squadra di calcio! Tanti giocatori, a ricoprire tutti i ruoli e nessuno in panchina, perché tutti hanno collaborato alla grande ed hanno portato i loro contributi. Ottavio regista, Toti  portiere, Fernanda  (ma con lei finisce l’attribuzione dei ruoli…) , che mi ha dato la serenità e aiutato costantemente e in ogni occasione con la sua cura, la sua attenzione per i particolari”.

 

E poi via via i componenti il consiglio, quelli che regolamenti e statuti del Rotary definiscono dirigenti del club, lo staff di segreteria, Luisella, Elena e Patrizia, sua segretaria alle Ferrovie Nord, i cosiddetti ‘bollettinari’, Attilio e Marco, Gianni Baruffaldi per l’organizzazione dei minicaminetti, che tanto successo hanno riscosso, e poi Toti, Chris e Sergio, per averci ospitato nei caminetti veri e propri (ma bisognerebbe ringraziare anche lo stesso presidente, per lo splendido caminetto di Verona! n.d.r.),   Marzio Dal Cin, per la realizzazione della bottiglia del centenario, Luigi Colombo, per aver seguito selezione ed assegnazione delle nostre borse di studio, Renato Coluccia, per l’iniziativa relativa all’Uganda.

 

E inoltre l’ormai incoming Paolo Favole e Toti per il restauro di tre monumenti a Milano, Giorgio Lomazzi, per la riedizione del CON CHI , Gildo Criscuoli, perfetto prefetto, in particolare per l’organizzazione della ‘natalizia’, e poi Franco Galante e Alessandro Malerba, preziosi segretario l’uno e tesoriere l’altro, Luigi Luce, per la realizzazione e l’implementazione del sito internet del club  (certamente uno dei migliori del distretto), e poi la nostra Rita, autrice delle splendide pubblicazioni sulla storia del Rotary in occasione del centenario ed infine uno degli ultimi acquisti del club, Roberto Bramani, subito soprannominato Mister Campari, per l’aperitivo offerto proprio questa sera.     

 

All’avverbio ‘infine’ Dario quasi si blocca. “E se mi fossi dimenticato qualcuno?” – sembra chiedersi sottovoce. E infatti di lì a un paio di secondi, al fin della tenzone, conclude con le classiche scuse a chi, per avventura,  avesse dimenticato  (in realtà, come è tradizione del club, è l’intero club, il club nella sua totalità che lo ha seguito nel corso dell’anno, rendendone possibili e realizzabili le varie iniziative, n.d.r.). “Grazie, un grazie di cuore a tutti per l’amicizia e la stima dimostratemi” – conclude l’ancora per poco  presidente.

 

Poi, d’improvviso, Dario cede la parola a Gianpiero, non ancora insediato. Per un discorso breve ma incisivo, non ancora quello ‘programmatico’ (compito che svolgerà nella prossima conviviale),  per dire dei compiti assegnati ai presidenti di club dal governatore Mazzi, con particolare riguardo a due temi. “Il primo è quello della famiglia, certo anche la famiglia del Rotary – ricorda Gianpiero – che Mazzi ha definito luogo umano, forte, rassicurante, accogliente, porto sicuro per le emergenze. Sono molto d’accordo con lui: credo vi sia necessità di riaffermare l’importanza di questa ‘cellula sociale’, alla quale finora in Italia siamo stati molto sensibili”.

 

“Il secondo tema menzionato dal governatore è quello dei giovani. E’ un tema al quale sono personalmente molto sensibile – continua il quasi neopresidente – così come il nostro club nel suo insieme. Basti pensare al ruolo di primo piano che il Giardini ha svolto negli ultimi anni e che tuttora svolge nell’organizzazione del RYLA. Un’azione, questa, che per il modo in  cui viene svolta assolve una funzione difficilmente attuata da altri soggetti, istituzionali o meno. Abbiamo tutti da guadagnare vivendo accanto ai giovani!”

 

Per nulla cattedratico, pacato, calmo, nell’occasione simpaticamente sorridente, Gianpiero ricorda inoltre e sottolinea l’atmosfera di sincera e spontanea amicizia che contraddistingue il nostro club, augurandosi di riuscire ad assicurare quella continuità in questo senso che  dovrebbe essere il primo e principale compito di un presidente. “I miei predecessori e Dario da buon ultimo  ci sono riusciti! – quasi esclama il  nuovo nostro – spero proprio di riuscirci anch’io! Lunedì prossimo 4 luglio parleremo del programma per l’anno 2005-06 e l’11 luglio – conclude Gianpiero – avremo come relatore, auspice Luigi Luce, un ospite d’eccezione: l’ammiraglio Paolo Pagnottella, Comandante in capo del Dipartimento militare marittimo dell’Adriatico.  Una splendida partenza per il nostro nuovo anno.”

 

Ma il momento del passaggio vero e proprio non è ancora arrivato. Alla sinistra di Dario siede infatti la neo presidente dell’Inner Wheel Milano Giardini, Grazia Masala, che prende brevemente la parola. Carina, simpatica, originale nella  sua mise rosa vagamente orientaleggiante (si scoprirà in seguito che arriva proprio dal Vietnam),  quella spigliatezza contenuta che non guasta, Grazia si augura semplicemente di poter vivere, nell’anno che va ad iniziare,  qualcosa di più di qualche momento in comune con  il nostro club, nel segno della  tradizionale amicizia che lega Rotary e Inner Wheel.

 

Il passaggio delle consegne avviene poi secondo tradizione, pochi fronzoli, poca solennità, poca ufficialità. Non servono. E sotto gli occhi vigili e curiosi di Fernanda e di Lilli, Dario consegna a Gianpiero, fra gli applausi e nell’ordine: testimone, collana e distintivo.

 

Non mancano ovviamente i fiori, per Fernanda e Lilli, e nemmeno i regalini per Luisella ed Elena, particolarmente commosse. Infine, come già comunicato tempo fa  (ma chi se ne ricordava?),  un’ autentica sorpresa, una vera e propria asta addirittura, con tutti i sacri crismi,  per l’assegnazione dell’opera del pittore Boffa, già riprodotta nella bottiglia del centenario. Battitore ovviamente Marzio Dal Cin, l’opera viene assegnata  ad Angelo Papa, dopo una  lunga serie di rilanci da parte di un alto numero di soci. Due parole di Giorgio Lomazzi , cui si deve la riedizione del CON CHI , all’indirizzo del presidente uscente, concludono la serata.

 

Ma non dopo le ultime battute e le ultime parole di Dario, non solo in risposta a Giorgio. Poche parole, particolarmente sincere e spontanee, non ‘pensate’ prima e si capisce vengono direttamente dal cuore. Eh sì, Dario in questo momento sta proprio volando.

 

 

Attilio Bradamante