Cronaca della conviviale N° 25  del 21 marzo 2005

 

Tema: Il futuro del cristianesimo oggi 

Relatore:  prof. Gaspare Barbiellini Amidei

 

Curiosa, dura, grottesca e anche un po’ beffarda la vita del bollettinaro quando, per sua somma sfortuna, gli capiti di dover relazionare su una serata come quella odierna. Eh sì perché, a ben vedere, dover scrivere sul nostro ospite di oggi, è un po’ come chiedere a un geometra di campagna di relazionare su un progetto di Kenzo Tange o a un  pilota della domenica, di dover commentare la tecnica di Schumacher (quantomeno prescindendo dai suoi ultimi deludenti risultati di questi giorni).

 

A rincarare la dose c’è stato pure il tema scelto dal nostro relatore: infatti, il professor Gaspare Barbiellini Amidei, mostro sacro del giornalismo, “pluri direttore” di giornali del calibro del Corriere e del Tempo, filosofo e sociologo, scrittore e maitre à penser oltre che, rotariano onorario, non ha mica scelto di commentare le partite della passata domenica di campionato. Si sarebbe trattato in fondo di un argomento che – seppur potenzialmente infiammatore d’animi – ha limiti di profondità oggettivamente modesti e che, fra il resto,  non sarebbe risultato neppure troppo impegnativo dal punto di vista della sua riportabilità. Al contrario, il professore ha voluto parlare di una cosetta semplice e leggera, quale è il futuro del cristianesimo oggi.  Nella speranza che, all’orecchio (o piuttosto all’occhio) del nostro insigne ospite, non giunga traccia di questo lavoro, andiamo comunque a ricordare i punti salienti della serata.

 

Per fortuna, il nostro professore si è confermato il grande comunicatore che tutti conosciamo e ha molto alleggerito gli aspetti più gravosi del tema; ci ha così raccontato diversi e simpatici aneddoti circa le sue ampie (talvolta anche somme) frequentazioni delle stanze vaticane o, ancora, quando da giovane cronista, iniziò la sua carriera proprio con una sorta di scoop sul Papa di allora.

 

La sua profonda conoscenza del cristianesimo, inteso come fenomeno soprattutto storico e sociale, oltre che religioso, è emersa con grande chiarezza;  la capacità del grande giornalista ce ne ha fatto poi immediatamente cogliere gli aspetti di maggiore attualità e di costume. Basti al proposito ricordare l’interessante confronto che egli ha perfettamente delineato tra il cristianesimo e il misticismo della “new age” , definita molto chiaramente “facile dea”, rassicurante e senza precetti e forse, proprio per questo, divenuta un fenomeno così popolare in poco tempo. E ancora la critica al recente caso letterario (anche se in questo caso l’aggettivo letterario è forse esagerato) del “codice da Vinci”  di Brown, pittorescamente quanto impietosamente definito addirittura come caso di pornoteologia. Altri importanti spunti di riflessione fornitici dal nostro relatore hanno ancora riguardato il confronto tra il cristianesimo e le altre religioni. Sempre sotto una visuale più sociologica che teologica, egli ci ha ricordato come esse siano caratterizzate da regole che le legano alla vita vissuta in maniera molto più stretta di quanto non faccia il cattolicesimo e come questo “dislivello” culturale non possa non avere impatti sulla convivenza interreligiosa. Infine, nell’ultima parte della serata, il professore ci ha espresso il suo punto di vista circa la futura designazione del prossimo Pontefice, vista anch’essa come fattore non secondario per la futura evoluzione del cristianesimo e della chiesa cattolica, specialmente in relazione alle altre confessioni religiose.

 

Ma la serata ci ha anche regalato momenti di piena convivialità rotariana, contraddistinta in particolare dall’ampia partecipazione di soci provenienti da ben tre diversi club e dalla cena che, con capretto e colomba, ha un po’ anticipato la ormai molto prossima Pasqua.  Tra gonfaloni, applausi e scambio di gagliardetti,  Dario ha avuto modo di rivolgere un caloroso saluto sia all’ Inner Wheel che agli amici del Milano Fiori sottolineando, tra l’altro, come questi interclub siano belle occasioni per fare nuove amicizie;  ci ha quindi presentato il presidente del Milano Fiori, Nicolini e l’amico Celada, che ha poi avuto il compito di introdurre il nostro comune ospite, nonché relatore della ricca serata.

 

Marco Tincati