Cronaca della conviviale 21  del 21 Febbraio 2005

 

Tema: Serata Celebrativa del Centenario

 

Serata dal sapore supercelebrativo quella di oggi, che ci vede numerosi presso la bella sede dell’Unione Commercianti, insieme agli amici degli altri club appartenenti al Gruppo del Milano 3, per ricordare le nostre origini di un secolo fa.

 

Molte personalità tra le quali il Governatore Cerini e il suo assistente Oddi, che farà un po’ da padrone di casa introducendo i relatori di questa sera che sono poi i presidenti dei rispettivi club del nostro Gruppo.

 

Dal punto di vista meteorologico la serata non poteva essere peggiore, ma l’atmosfera da inverno moscovita – con tanto di neve - che gravava in corso Venezia, non ha frenato la numerosa partecipazione di rotariani al “Cocktail rinforzato” di apertura, ben organizzato nella “Grande Galleria” decorata dalle sculture di Pietro Cascella; partecipazione che si è poi saldamente mantenuta anche nella parte ufficiale della serata, proseguita nella bella sala “Orlando” sotto il gigantesco quadro di Mentor.

 

Spazio agli inni, bandiere e gonfaloni e poi, tra gli applausi di prammatica, il via alle celebrazioni del centenario con il bel filmato sulla storia del Rotary, curato da Gavioli. Le immagini in bianco e nero dei “padri fondatori” e delle loro prime riunioni tenutesi “a rotazione” nei loro rispettivi uffici, ci hanno fatto riflettere sulla profondità e sulla semplicità delle nostre radici comuni e quanto esse debbano essere forti e sane per poter sostenere l’immensa macchina organizzativa sviluppatasi in questi cento anni in tutto il mondo. 

 

La parola è poi passata ai nostri presidenti i quali, a concreta testimonianza dell’impegno sociale e civile del Rotary , hanno illustrato le principali attività di service recentemente varate dai loro club.  Questa testimonianza è probabilmente il miglior modo di celebrare una così importante ricorrenza quale il nostro (primo) centenario. Piatto forte è stato quindi la presentazione da parte del Governatore del suo (ormai) famoso scambio di corrispondenza  virtuale con Paul Harris, presentazione che, in maniera curiosamente innovativa e di grande impatto comunicazionale, ha richiamato i principi basilari del Rotary e la loro assoluta attualità anche a distanza di tanti anni.

 

Poi, dopo il colpo di campana che sancisce la fine della parte ufficiale della serata, ancora qualche momento di sana convivialità con la musica e le canzoni di repertorio classico dell’Accademia Lirica, cantate da professionisti di varie etnie, religioni e culture.

 

Usciamo quindi nella fredda serata milanese – fortunatamente senza più neve – con una bella sensazione di appartenenza a qualche cosa di importante e di utile che, a ragione, si è conquistata un posto di rispetto e riconoscimento nella storia degli ultimi cento anni.

 

Marco Tincati