Cronaca della conviviale n. 30 del 18 giugno 2005

Caminetto Vafidis

 

Anno di grandi e generosi caminetti quello che sta ora chiudendosi in una strettissima sequenza di ghiotte (in tutti i sensi) occasioni di mondanità giardinier-rotariana. La nobile gara tra gli amici anfitrioni che nelle ultime settimane ci hanno messo a disposizione la loro ospitalità, ha visto questa sera svolgersi un nuovo e significativo evento, ampiamente previsto, ma non per questo meno atteso.

 

Si parte nel tardo pomeriggio con destinazione  la bassa lodigiana. Qui infatti, nel cuore di questa opulenta terra lombarda, ma anche già un po’ emiliana, sorge, nel centro di Casalpusterlengo, la dimora dei nostri ospiti di questa sera : I Vafidis.

Dopo un breve percorso - ben descritto dall’impeccabile cartina messaci a disposizione dall’efficienza dell’organizzazione - varchiamo il vecchio portone che si affaccia sulla strada cittadina. 

 

Splendida scenografia quella che si apre ai fortunati invitati di questa serata: un vero e proprio, raro, "hortus conclusus"  dove, in un’atmosfera un po’rinascimentale e illuminata da svariate fiaccole dal fumo profumato, messere Chris e madonna Giusy ci accolgono con la loro consueta affabilità.

Da un lato del giardino, un piccolo chiostro, sotto il cui porticato sono apparecchiate con molto gusto i tavoli per la cena e, dall’altro, un ricco buffet riunisce il meglio della gola e della tradizione ellenico – padana. Curioso e riuscitissimo connubio quello tra le ascendenze lombarde di Giuseppina e quelle più mediterranee di Chris.

Alcuni antipastini greci, i gustosi "meze", sfidano i salumi della bassa mentre le profumate polpettine con lo tzatziki competono con la sontuosa porchetta allo spiedo. Di grande effetto poi, i coni di raspadura (raspata al momento) da uno chef di profonda esperienza e piacevole conversazione, che ci illustra con simpatia e competenza la plurisecolare lotta in atto tra il lodigiano e il parmigiano (ovviamente stiamo solo parlando di formaggi, escludendo a priori quelli olandesi).

Il caldo dovrebbe far passare l’appetito, ma non sembra proprio sia così. Tutt’al più crea un occasione per assistere a un fenomeno quanto mai raro: alcuni rotariani – non proprio tutti, ma taluni anche tra i più integralisti – si mostrano infatti addirittura in maniche di camicia!!

 

La serata prosegue con grande diletto e allegrezza sino a che, dopo i dolci, si giunge al momento apicale: Dario, re-indossata la giacca doppiopetto da Presidente, richiama l’attenzione dei convitati percuotendo una bottiglia di acqua minerale (che si ritrova così innalzata al più blasonato ruolo di campana del club) e ringrazia Chris e Giusy per la bella ospitalità; da parte di tutti, consegna quindi ai nostri padroni di casa un doveroso presente a ricordo della bella cena. Dopo un breve e simpatico  scambio di battute con Chris e Giusy, gli immancabili applausi di rotariana tradizione e poi, come se non bastasse, ancora qualche liquorino.

 

A questo punto la serata volge al termine e iniziano i saluti; un po’ di preoccupazione per il traffico dovuto alla chiusura dell’autostrada, che ci costringerà a seguire storiche, ma ormai  inesplorate, strade statali. Ma non c’è problema, il buon umore e la serenità della serata ci faranno piacevole compagnia. Si riformano gli equipaggi e si torna nella nostra calda (e bianca) notte metropolitana.

 

Resta un dubbio, chi avrà vinto la gara del miglior caminetto2005?  La lotta è stata molto dura e senza quartiere e i risultati finali non chiaramente espressi: crediamo proprio sia necessaria una ripetizione con eventuale spareggio nel 2006. Noi, che vista la scrupolosità  con la quale facciamo onore a queste cene,  più che giardinieri, ci stiamo conquistando il titolo di spazzacamino…., siamo pronti a ripetere il nostro ruolo di convitati giudici.

 

Nel frattempo re-indossata la serietà – se non proprio quella del doppiopetto, almeno quella da giacca blu – ci associamo di cuore al sincero coro dei ringraziamenti per i nostri carissimi, simpaticissimi e ospitalissimi Vafidis.

 

Marco Tincati