Cronaca della conviviale N° 24  del 14 marzo 2005

 

Tema: La rivoluzione del microcredito 

Relatore:  Prof. Sergio Bortolani

 

Rieccoci dunque a casa per la consueta, cara conviviale del lunedì sera a La Terrazza , dopo essere stati… in trasferta, come club, a San Maurizio o come soci, a Cernobbio per la Festa del Secolo a celebrazione del Centenario del Rotary. E torniamo a casa per una serata affatto ordinaria: incominciamo a respirare aria ed atmosfera pasquali, aria di caminetti e viaggi, atmosfera di Congresso Distrettuale, quella sensazione di bilanci e di primavera che ci accoglie verso la fine dell’anno rotariano.

 

Su questo e sui programmi prossimi venturi in generale ci intrattiene il presidente in apertura di serata (contraddistinta, e bisogna darne atto al prefetto e ai ragazzi del ristorante, da una serie interminabile e gradevolissima di antipastini a corollario degli aperitivi e da una cena  più gustosa del solito). Cenni al caminetto a Verona del 2 aprile, con dettagli sulla logistica della partenza prevista per le 8:45; appunti sul Congresso che si svolgerà a Milano al Dal Verme il 9 e10 aprile (siamo tutti invitati a partecipare numerosi, in particolare i membri del Consiglio, gli… addetti ai lavori in generale e i nuovi soci, specie quelli che non hanno mai partecipato ad un Congresso: è un’esperienza interessante ed educativa  - rotarianamente parlando, s’intende - attraverso la quale si tocca con mano ciò che il Rotary fa, a livello di club,  di distretto e “planetario”).

 

Un cenno particolare merita la conviviale del 4 aprile prossimo. “Per quel lunedì non avevamo previsto un’edizione della nostra tradizionale conviviale, in quanto sostituita dal caminetto a Verona  di due giorni prima – esordisce Dario – e però nelle ultime settimane è venuta delineandosi una serata del tutto eccezionale, da posizionare proprio in quella settimana e per quel lunedì. L’amico Marzio Dal Cin infatti presenterà la bottiglia del Centenario, iniziativa esclusiva del nostro club, frutto della collaborazione con un famoso produttore di spumanti, vini e grappe (non ricorderemo le acque minerali, per non mischiare il sacro con il profano), un artista di fama e un imprenditore grafico cartotecnico. Ma non è tutto qui, perché quella sera presenteremo due nuovi soci ed ospiteremo i membri del GSE americano in visita al nostro Distretto accompagnati dal nostro Attilio”.

 

E’ quindi la volta di Sergio De Angeli per presentare il suo omonimo, relatore della serata, il Professor Sergio Bortolani. “Dell’amico Sergio, rotariano fra l’altro del Torino Nord  Ovest avete già letto un esauriente curriculum apparso sull’ultimo  bollettino. Milanese di nascita, bocconiano (si è laureato insieme al nostro Franco Amigoni), studi universitari all’estero (in particolare in USA), insegna attualmente Economia degli intermediari finanziari all’Università di Torino, dove è approdato nel 1979 dopo esperienze accademiche alla stessa Bocconi, Urbino, Salerno e Trento. Mi piace ricordare però in particolare – continua De Angeli – le sue collaborazioni con alcune prestigiose istituzioni internazionali, l’unione Europea e la BERS prime di tutte e l’assistenza tecnica a progetti ed iniziative finanziarie nei paesini via di sviluppo nell’arco degli ultimi 30 anni. E’ coordinatore di gruppi di lavoro e di studio sul microcredito”.

 

Pacato, elegante, affascinante, semplice ed esauriente, incisivo, diretto, l’eloquio per nulla accademico e concreto, Sergio ci introduce al tema del microcredito, fra l’altro tema dell’anno, di questo anno 2005 per l’ONU, raccontando la storia di Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, nata per suo merito ed iniziativa in Bangladesh nel 1974: la prima banca di microcredito del mondo. Idea geniale, per venire incontro alle esigenze di sviluppo e vittoria sulla povertà del terzo mondo, che si basa su concetti semplici: crediti di valore quasi insignificante a un numero imponente di persone, concessi prevalentemente a donne, senza garanzie,  sulla base dell’onestà e  di una solidarietà di gruppo, con modalità di rimborso da assicurarlo al 99% (contro medie assai inferiori delle banche tradizionali). Esempio presto imitato in altre parti del mondo, oltre che in Asia (India, Cina) anche in Africa e in America Latina. Feltrinelli ha dato  curato una nuova edizione del suo libro, dove racconta la sua incredibile esperienza (si pensi agli ostacoli incontrati nella realizzazione del suo progetto, posti dagli usurai, dalle banche tradizionali, dalla religione –il Bangladesh, già Pakistan Orientale,è un paese al 100% musulmano), scritto in collaborazione con Alan Jolis e dal titolo significativo Il banchiere dei poveri. “Leggetelo – conclude Sergio Bortolani – vedrete, è una lettura piacevolissima oltre che estremamente interessante, per nulla riservata agli addetti ai lavori, si legge come un romanzo, una storia magnifica, che non solo tocca il cuore, ma fa meditare, usare anche la ragione”.

 

Al termine le domande di Brandolese, Mazzoni, De Angeli, Sironi, Turzi e Bertolotti consentono al relatore di approfondire ulteriormente il tema ed emerge in tutta evidenza la peculiarità dell’iniziativa, di certo irripetibile in contesti diversi da quelli del terzo mondo.

 

 

Attilio Bradamante