Cronaca della conviviale n. 34 del 13 giugno 2005

 

Tema: Assemblea del club

 

Serata tradizionalmente ricca di contenuti quella destinata all’assemblea del nostro Club, dove ci prendiamo un po’ di tempo per ripercorrere l’anno appena trascorso e verificare se la rotta che abbiamo effettivamente percorso sia risultata anche allineata a quella a suo tempo tracciata.

 

Dario, con il piglio fermo da Presidente avvezzo ad assemblee ben più battagliere di quelle che normalmente si svolgono nel nostro club, apre la serata esortandoci a prendere senza indugi il nostro posto a tavola: la numerosità dei punti che devono essere trattati impone infatti una stretta osservanza dei tempi e non lascia molto spazio agli ozi dell’aperitivo e della cena. Tanto è vero che – ancora prima dell’irrinunciabile caffé – da il via alle comunicazioni sociali e ci invita a rispondere all’appello del Distretto per i quattro giovani in visita rotariana che, nella prima quindicina di luglio, necessitano della nostra ospitalità. Introduce poi un nostro nuovo (anche se non proprio, nella piena accezione del termine) socio: è l’avvocato Antonio Verdirami che, rotariano di un club “fuori porta” e amico di Bertolotto e Vafidis, ha chiesto di avvicinarsi ad un club metropolitano. L’applauso di benvenuto che segue alle sue brevi parole di saluto, ne sancisce indiscutibilmente l’avvenuta cooptazione.

 

Dario passa quindi alla disamina delle cose fatte e degli obiettivi che ci eravamo preposti; ricorda innanzitutto il punto focale dell’anno, che è stato la celebrazione del centenario e che ha visto il Giardini attore molto presente sulla scena distrettuale. Dario ci ha infatti rappresentato in alcune importanti occasioni, come il “passaggio della campana” al Milano e il Rotary day a Roma. Una corposa delegazione del Giardini ha invece presenziato al congresso distrettuale in Aprile e alla serata dei club del gruppo Milano 3, presso l’Unione commercianti. Il nostro club si è poi – ancora -attivamente associato alle iniziative del Distretto per l’emissione del francobollo commemorativo e del master sull’etica degli affari e, infine, l’iniziativa – tutta nostra – della bottiglia del centenario.

 

Il Presidente continua la sua relazione, passando a illustrare le attività svolte dalle diverse commissioni.

L’Azione Interna ha contribuito a mantenere il livello delle presenze sui valori attesi e sono stati promossi e realizzati i caminetti e i 2 viaggi previsti. Poi la gita a Trieste (con il sostegno e l’apporto di Loser), le 3 serate interclub, la visita del Governatore, la Natalizia e il concerto in Duomo; sono state assegnate le PH ad Amigoni e Sironi, organizzata la visita (con pizzata) alla mostra sui Miti Greci e la particolare conviviale in Cattolica, dopo la visita a S. Maurizio. Lomazzi ha poi realizzato la nuova emissione del “Con Chi” e, infine, ci ricorda Dario, il Forum sull’antropologia del dolore organizzato da Coluccia e Tiengo.  

L’Azione Internazionale ha sostenuto il progetto distrettuale in aiuto alle vittime dello Tsunami, che prevede la costruzione di moduli abitativi prefabbricati per ricostruire un villaggio andato distrutto. Sono state poi perfezionate anche due “matching grant” per l’acquisto di macchine agricole da regalare ad una comunità rurale in India. Di particolare rilevanza per il nostro service è stato l’avvio del nuovo progetto per l’assistenza ospedaliera a Kitgum in Nord Uganda, del quale ci riferirà più tardi Renato Coluccia che ne è stato il principale promoter.  

L’Azione Pubblica ha avviato il previsto progetto di restauro di tre monumenti milanesi di prestigio, che sta procedendo con qualche ritardo causato dalla burocrazia cittadina ma che, ne siamo sicuri, potrà perfezionarsi quest’anno. Ci sono poi i nostri cavalli di battaglia storici che sono il sostegno al Cam e il progetto Uman.a, ai quali verrà prossimamente dato specifico e adeguato risalto.

L’Azione Professionale ha provveduto anche quest’anno ad assegnare il premio professionalità e sta rivedendo i termini della tradizionale borsa di studio in modo da renderla più interessante e di maggior stimolo agli studenti più meritevoli.

 

Dario ricorda infine il programma RYLA che è stato portato avanti in maniera egregia dal nostro Franco Amigoni e passa poi la parola a Galante per una breve illustrazione della situazione organico; quest’ultimo si è mantenuto intorno al numero di 80 soci, con un turnover di 6 uscite (di cui un passaggio a socio onorario che porta il totale di questa categoria a 8) e 5 nuovi entrati. Malerba, in qualità di tesoriere, ci anticipa quindi la situazione economica e finanziaria del club, dalla quale si evince il sostanziale allineamento alle previsioni; i costi sono stati quasi completamente coperti dai ricavi, a meno di un  piccolo disavanzo che è stato comunque coperto dal surplus iniziale. Abbiamo infatti sostenuto maggiori spese per le attività celebrative del centenario ma abbiamo anche potuto risparmiare sui costi delle conviviali (anche grazie ai caminetti offerti). In ogni caso è giusto sottolineare come oltre un terzo dei ricavi del club sia andato a sostegno di attività di service.

Come anticipatoci da Dario, Renato Coluccia ci fa ora il punto sul progetto di service in Uganda, con una presentazione ben articolata e ricca di immagini che ci mostrano quanto bisogno ci sia di aiutare le disastrate popolazioni di questa zona del mondo, dimenticata dai più. I costi sono importanti e anche l’impegno necessario si protrarrà ben oltre i 18 mesi previsti inizialmente; ma i primi risultati si vedono già e occorre continuare sulla strada iniziata; Renato passa quindi la parola al Dottor Fieramonti, rappresentante dell’AVSI, associazione senza scopo di lucro nata nel 197 e riconosciuta come ONG di cooperazione internazionale dal Ministero degli Esteri Italiano. L’attività di questa fondazione, che partecipa al nostro progetto in Uganda, segue complessivamente un centinaio di programmi in 37 paesi in via di sviluppo e ha al suo attivo circa diverse migliaia di adozioni a distanza.

La parola passa quindi a Luigi Luce che ci mostra il sito internet del Giardini, con tutte le implementazioni che è riuscito a creare quest’anno e che ne hanno fatto un importante strumento di conoscenza della nostra attività, oltre che un gran bel mezzo per ricordare i nostri momenti conviviali più belli. L’attività di arricchimento è continua e sono quindi bene accetti suggerimenti e idee ulteriormente migliorativi. Vengono poi proiettate delle belle fotografie che Dario ha fatto nel corso del suo anno per ricordare le gite e le serate più significative; l’intento è infatti quello di creare un ricco album del Giardini, nel quale far confluire le foto fatte da tutti noi a ricordo della nostra vita da giardinieri.

 

Dario aveva effettivamente ragione nel raccomandarci la tenuta dei tempi, gli argomenti trattati sono stati veramente numerosi e articolati; chiude quindi la serata ricordandoci il prossimo caminetto di Vafidis e la prossima conviviale del passaggio delle consegne del 27 giugno. A questo proposito va sottolineata la particolarità di questa occasione, per la quale Gildo ha prenotato nientemeno che la “ballroom” del terzo piano; con l’occasione  il nostro Roberto Bramani  adempirà alla promessa fattaci durante la sua conferenza sulla Campari, affiancando al solito spumantino di aperitivo i più corposi prodotti della sua gloriosa azienda. A tutti i soci, socie, consorti e amici, astemi e no, quindi, l’invito a partecipare numerosi a quella che sarà una bella festa del Giardini e sottolineerà uno dei momenti tradizionalmente più importanti della nostra vita di club.

 

Marco Tincati