Cronaca della conviviale n. 22 del 6 maggio 2013

Interclub con Inner Wheel Mi Giardini e RC Milano Sud Ovest

Tema:Mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali

Relatore: Dott.ssa Augusta Tognoni  

 

Serata dal tema euforizzante per i numerosi avvocati, notai o semplici appassionati di legge appartenenti ai tre sodalizi rotariani riunitisi questa sera in interclub al President.

Già durante l’aperitivo e poi – ancora - tra i tavoli dell’affollata sala da pranzo, si potevano qua e là notare piccoli capannelli di rotariani e innerwheeline che, evidentemente non così avvezzi ai principi fondanti del nostro diritto, ascoltavano rapiti le dotte dissertazioni di chi – invece abitualmente coinvolto in tali questioni da impegni professionali – anticipava il tema della serata e forniva i propri punti di vista al riguardo.

Ma andiamo per gradi.

La serata inizia con la raccolta firme dei numerosi convitati (alcuni muniti di bandiere e insegne di rinforzo, macchine fotografiche e altri strumenti di registrazione) a conferma dell’interesse per il tema e per il relatore di oggi. Poi l’etichetta del cerimoniale ha il sopravvento sul cicaleccio iniziale e ci si ricompone con il saluto alle bandiere. Quindi la prolusione iniziale del nostro Presidente, con il benvenuto agli ospiti - tra i quali ben due past governors - ai coniugi e gli auguri ai compleandi. Dopo alcune comunicazioni rotariane (il caminetto di Toti, l’Assemblea distrettuale e il tradizionale commento di Alberici a Bakitalia ecc.) Luigi passa la parola alle due Presidenti ospiti. Maria Grazia Petyx, a nome dell’Inner Wheel e Maria Grazia Gernia per il Sud Ovest: le signore si associano ai saluti del nostro Presidente, il quale rimarcando la numerosità di cariche femminili, resta il rappresentante di minoranza della quota azzurra nel temporaneo triumvirato (ma si potrà ancora dire così anche se di “vir” ce ne è uno solo?) di questa sera.

Dopo la cena Luigi riprende la parola per salutare il rientro di Luisella, della quale abbiamo sentito tutti la mancanza e che ritorna oggi al suo indispensabile ruolo di segretaria; cede poi il microfono “alla nostra” Letizia Andreotti per presentare la relatrice di questa sera.

Primo magistrato donna del Tribunale di Milano, la dottoressa Tognoni vanta un curriculum ampio e articolato e una profonda esperienza in problematiche molto delicate quali la bioetica e la responsabilità dei minori. Oggi ci parla dello strumento della mediazione, dei principi su cui si basa e delle modalità con le quali questo istituto è stato costruito. Tema interessante ma dai contenuti tecnici prevalenti che la nostra relatrice è però riuscita a rendere comprensibili anche ai non iniziati.  Il momento è particolare perché si parla dello strumento della mediazione a valle di una recente sentenza della Corte Costituzionale con la quale è ora negata la sua precedente obbligatorietà. L’occasione è soprattutto quella di riflettere sulla filosofia della mediazione e in particolare su come questa rappresenti un approccio costruttivo alla controversia e al componimento del conflitto. Una cultura, quella del recupero della relazione, che in Italia non è ancora molto diffusa; nata negli anni 70 negli Stati Uniti ha avuto una grande diffusione anche in Europa, sostenuta e incoraggiata anche da molte direttive della Comunità Europea.

L’iter si basa sempre sul ricorso a organismi pubblici o privati iscritti all’apposito albo. Sono figure terze e imparziali alle quali una delle parti coinvolte nella contesa presenta un’istanza di mediazione; in seguito a tale richiesta viene contattata la controparte la quale può, o meno, presentarsi e accettare il tentativo di composizione. In caso contrario si procede con la causa e il giudice potrà anche (ma non necessariamente) considerare il rifiuto posto dalla parte che non ha accettato il tentativo precedente. In caso di accordo si trascrive invece un verbale che può essere omologato dal Tribunale e che diventa in tal modo un provvedimento immediatamente esecutivo. Il vantaggio principale della mediazione, a prescindere dal costo che può incrementarsi in seguito al ricorso a eventuali consulenti, è soprattutto quello della sua durata che deve restare nei limiti di quattro / sei mesi e che è quindi estremamente ridotta rispetto ad una causa tradizionale.

La relazione continua ancora con il question time durante il quale (primo tra tutti il nostro avvocato Verdirame che ricorda i trascorsi giovanili professionali di collaborazione con il giudice Tognoni), vengono poste diverse domande, sia tecniche che di natura più generale; tutte danno però lo spunto alla nostra relatrice per una curiosa e a volte divertente aneddotica riguardante la diversa tipologia dei conflitti che si è trovata a gestire.

Si giunge così alla fine del nostro interclub in uno scroscio di applausi che fa da sfondo al tradizionale conferimento dei fenion e di omaggi rotariani. Poi interviene la campana dei Presidenti, il cui suono imperiosamente e risolutamente media tra il nostro desiderio di indugiare con gli amici e l’ora fattasi ormai piuttosto tarda.

Marco Tincati