Cronaca della conviviale n. 5 del 1 ottobre 2012

Tema:Lo sviluppo dell’export come possibile leva competitiva per le PMI in situazioni di crisi: il caso Silvelox

Relatore: Dott. Alberto Taddei  LinkedIn

 

Se continua così il Giardini sarà presto annoverato negli elenchi delle business schools più blasonate. Infatti, questa sera, con l’intervento del “giovane” Taddei, abbiamo potuto apprezzare un’altra case history. Una presentazione che si è contrapposta a quella della settimana scorsa e che ha fissato l’altro estremo dello schema all’interno del quale è possibile comprendere gran parte della realtà economica e produttiva italiana.

L’ultima volta abbiamo visto un’azienda, in qualche misura collegata a grandi gruppi, che ha costruito il suo successo in maniera cartesian-manageriale, con profonde analisi di mercato, di settore, dei fattori competitivi ecc. ecc. Questa sera, il modello opposto; quello di un’azienda padronale, del profondo nord-est, che ha potuto (e saputo) rilanciarsi grazie alla creatività e all’inventiva del suo proprietario (o ex tale visto che ha lasciato la gestione al figlio per occuparsi esclusivamente a inventare). Una sorta di “garage” californiano dove - anziché tecnologia pura- si producono (per colmo dell’ironia) le porte dei garage stessi, e con un livello d’innovazione assolutamente confrontabile.

Ma andiamo, come al solito, per gradi. Tutto inizia con la campana di Luigi che riunisce la mensa rotariana. Saluto agli ospiti ma non ai coniugi (questa sera non ce ne sono) e auguri ai tanti compleanni. Nel suo saluto introduttivo, il Presidente ci ricorda poi come il mese che sta iniziando vedrà numerose occasioni d’incontro, anche al di fuori delle conviviali vere e proprie: la presentazione del libro di Roberto, la gita a Firenze e l’evento previsto alla fine del mese alla Società del Giardino rendono infatti l’ottobre particolarmente impegnativo.

Poi, verso la fine della cena – appena prima del dolce – prende la parola Luigi (Steve) Luce per distribuirci qualche altra delle sue cyber pillole. Sfidando il raffreddamento del soffione al cioccolato dal cuore morbido (e caldo), Luigi ci intrattiene sull’evoluzione degli smartphone e delle tecnologie di trasmissione dati, sempre più veloci e performanti. Le reazioni della platea sono state – com’era presumibile - alquanto differenziate, andando dagli scettici che “io il telefono lo uso solo per telefonare e mi rompe pure”, agli entusiasti che – invece – “io il 5 l’ho già ordinato e me lo consegnano tra i primi a Milano”. Poi il soffione ha avuto il sopravvento, ma le indicazioni del nostro Luigi sono state – come sempre – chiare e utili e l’interesse per l’argomento sicuramente provato.

Quindi il presidente cede la parola a Tito, che presenta il relatore della serata: un imprenditore, vice presidente della Confindustria di Trento e campione di vela, ma anche un amico.  Taddei ha saputo cogliere l’opportunità di un’innovazione di prodotto per trasformare la sua azienda. Da operatore in un segmento di prezzo alto, non in espansione e con una concorrenza estremamente agguerrita, è ora ai vertici di una società in forte espansione che ha nell’esportazione un punto di forza straordinario.

La svolta è stata solo apparentemente fortuita. Per dirla alla maniera delle business schools, l’innovazione che ha impennato il ciclo di vita del prodotto è stata i il frutto degli investimento in R&D che hanno aperto all’azienda nuovi mercati internazionalizzati.

Più prosaicamente, come in maniera simpatica e diretta ci ha in realtà raccontato il nostro ospite, tutto ha avuto origine da una nottata insonne di Silvio, padre di Alberto e suo predecessore alla guida dell’azienda con il pallino dell’invenzione. L’idea è stata subito sviluppata in maniera più segreta che riservata durante le vacanze di Natale. Con l’ausilio del fidato Stefano, che ha rinunciato alle vacanze per tradurre l’idea in progetto vero e proprio, hanno potuto brevettare in tempi brevi un prodotto per molti versi rivoluzionario.

Da lì, Alberto ha preso i primi contatti (per lo più semplici mail) con aziende utilizzatrici e distributori in numerosi paesi, tra cui – in particolare – Stati Uniti, Brasile e Cina.

Il grande interesse ha consentito l’immediato avvio di trattative, sfociate in breve tempo in importanti accordi commerciali che stanno stravolgendo la realtà produttiva (e il fatturato) dell’azienda, trasformandola in una vera e propria multinazionale tascabile.

Una storia per molti versi tipicamente italiana, fatta di realtà produttive relativamente circoscritte, di tanta dedizione e una creatività impareggiabile. Decisioni rapide prese da un azionariato di riferimento assolutamente famigliare e in accordo totale completano la ricetta del successo.

Domande da parte di Amigoni, Turzi, Mazzoni e altri hanno evidenziato l’interesse di tutta la platea, non solo per la storia aziendale in senso stretto, ma anche nei confronti della soluzione individuata. Un’idea da “uovo di Colombo” che – come tale – è semplice e scontata solo una volta che altri l’hanno avuta e spiegata.

Luigi ringrazia poi il relatore consegnandogli i ricordi rotariani di rito e quindi, con il suono della campana sancisce la fine lavori.

Marco Tincati