Cronaca della conviviale n. 21 del 28 febbraio 2011

 

Tema: “Il Banco Alimentare”

Relatori: Dr. Gianluigi Valerin Presidente Ass. Banco Alimentare e il Prof. Giancarlo Rovati

 

Né la pioggia battente né la partita del Milan hanno potuto frenare l’affluenza alla conviviale di questa sera, tenutasi insieme all’Aquileia e al Brera presso la nostra (ormai) abituale sede di largo Augusto.

Folta la partecipazione di rotariani evidentemente interessati a saperne di più circa l’encomiabile iniziativa avviata nel 1989 e giunta all’attuale denominazione di Banco Alimentare della Lombardia onlus nel 2008.

La serata si apre con il nostro Presidente che invita gli “intersoci” presenti al saluto alle bandiere, ricordando anche la triste notizia del militare italiano caduto oggi in Afghanistan e per il quale chiede di osservare un momento di raccoglimento.

Dopo aver salutato i dirigenti dei club intervenuti, i coniugi e gli ospiti presenti, Roberto ricorda i prossimi appuntamenti sociali e quindi augura il buon appetito di prammatica. Dopo la cena, a turbare il torpore postprandiale di molti di noi che si stavano abbandonando a una tranquilla digestione avvolti nel tepore dell’accogliente sala da pranzo del President, prende la parola il primo dei due relatori di questa sera, il prof.  Giancarlo Rovati, ordinario di sociologia generale presso la Cattolica.

Che la statistica non sia una scienza di per sé particolarmente amichevole e che essa non faccia molto per rendersi bene accetta a chi non è usualmente avvezzo alle metodologie che professa è un fatto universalmente accettato; quando poi si ricorre ad essa per spiegare fenomeni socialmente scomodi come la diffusione della povertà in un paese tutto sommato ben sviluppato e con la pancia piena come il nostro, allora il compito di chi deve intrattenere la platea si fa particolarmente arduo e delicato.

La “statistica della povertà” e in particolare quella della fame (intesa come mancanza di cibo e non come propensione alla crapula) rischia infatti di rappresentare in maniera scientificamente esatta ma anche eccessivamente fredda e distaccata una questione solo parzialmente risolta.

Parole come soglia di “povertà assoluta” o “povertà relativa” possono apparire non sufficientemente rappresentative delle realtà sociale che esse riflettono.

Fortunatamente l’esperienza oratoria e la profonda conoscenza della materia da parte del prof Rovati, hanno facilmente catturato l’attenzione della platea rotariana.

Soprattutto il nostro relatore ha fatto sì che tutti avessimo continuamente presente che dietro alla serie di numeri, grafici, istogrammi e cartine variamente colorate ci stanno individui, famiglie, anziani e bambini che combattono una lotta, quella per il cibo, che è molto distante dalla maggior parte di noi tutti.

L’eccezione fortunatamente esiste ed è rappresentata da quei volontari che sono costantemente attivi in questo particolare campo della solidarietà sociale.

E’ il caso di Gianluigi Valerin, anch’egli nostro ospite e correlatore di questa sera che, come presidente del Banco Alimentare della Lombardia ci illustra la storia e l’operatività di un’organizzazione complessa e articolata quale – nel tempo – è diventata la sua onlus. Indicativa ed efficace è la sua frase di esordio: condividere i bisogni per condividere il senso della vita.

Infatti, come tiene a precisare il nostro ospite, il contributo offerto in termini strettamente alimentari è solo una parte della loro missione, i bisogni delle persone che direttamente o indirettamente essi assistono vanno ben oltre le calorie di cui hanno necessità. Cionondimeno “il cibo è un dono e non va sprecato” ed è questo il monito attorno al quale ruota l’attività del banco che in estrema sintesi si sviluppa raccogliendo le eccedenze dell’industria alimentare e della ristorazione per poi ridistribuirle attraverso le strutture caritatevoli con le quali collaborano.

Importante è anche la colletta che tradizionalmente si attua fuori dai supermercati e che nella sola giornata ad essa dedicata raccoglie oltre il 10% del totale annuo movimentato. Impressionanti i numeri complessivamente gestiti nel 2010: 13.000 tonnellate di alimenti per un controvalore di oltre 40 milioni di euro; 367 volontari con un rapporto costo/valore di 1 a 30 e oltre 160.000 persone aiutate.

Tutto questo genera poi ulteriori benefici, non sempre facilmente misurabili, in termini di recuperi economici (ridando valore a beni che andrebbero distrutti), vantaggi ambientali (riduzione dei rifiuti da trattare) oltre che culturali / educativi.

Giusto infine che ci venga ricordato come si può concretamente aiutare il banco : attraverso donazioni di eccedenze prodotte dalle aziende, donazioni economiche, attività di sponsorizzazione e co-marketing, oltre al “famoso” 5 per mille.

Infine un riconoscimento al Rotary (in particolare il Brera) che ha varato un progetto specifico di donazioni a loro favore.

Ringraziamenti per quanto fatto e per quanto si farà quindi, dopo l’assegnazione dei fenion dei rispettivi club, i saluti e l’arrivederci alla prossima.

 

Marco Tincati