Cronaca della conviviale n. 3 del 27 giugno 2011

Passaggio delle consegne

 

C’è una domanda destinata a rimanere senza risposta e che siamo certi turberà i sonni di Roberto e di Sandro per molti notti a venire : la causa dell’esorbitante, e per alcuni versi inaspettato afflusso di soci e ospiti (e in particolare di mogli), è da ricercarsi nel ringraziamento che abbiamo voluto esprimere al Presidente uscente o nel benvenuto riservato al Presidente entrante ?

A ben vedere è una domanda assolutamente insensata che però torna utile per sottolineare la grande partecipazione che il Giardini ha voluto dare a un momento così importante della nostra vita sociale.

Infatti, al di là dei contenuti più o meno retorici che la tradizione rotariana associa al momento del passaggio delle consegne tra Presidenti, l’ampia affluenza di questa sera prova senza ombra di dubbio la grande vitalità che caratterizza ancora il nostro club, nonostante la sua ormai non più giovane età (né come club né come soci).

Entusiasmo e voglia di esserci sono i sentimenti che più contano per la vita di un club e questa sera, al Giardini, abbiamo dimostrato di averne in abbondanza.

La serata inizia in maniera molto formale, con Roberto che si presenta in perfetta uniforme di gala: completo “rotarian blue”, cravatta vintage con logo del Giardini e polsini con la rotella e, su tutto, il collare con i cartigli dei predecessori.

Il Presidente prende la parola ostentando la calma e la compassata soddisfazione di chi è arrivato alla fine del suo mandato con la consapevolezza di aver ben corrisposto alle aspettative degli elettori e del popolo sovrano. Solo qualche segno di emozione emerge quando si dimentica di suonare la campana o quando cita moglie e figlio tra le persone che l’hanno aiutato e sostenuto nella faticosa missione che sta per concludersi.

In verità, forse per alleviarsi la parte più ricca di pathos della serata, si era accortamente fatto anticipare da una bella lettera con la quale ci aveva già fatto avere il suo personale messaggio di ringraziamento e di saluto.

Poi viene dato spazio alle statistiche e cita i numeri che hanno caratterizzato il suo anno:

  • Riunioni/incontri                 47

  • Conviviali                            34     

  • Numero Totale                 1.950      

  • Soci Partecipanti             1.450

  • Coniugi                              340      

  • Ospiti                                110

  • Rotaract                             40

  • Soci 1.7.2010                      80

  • Soci 30.6.2011                    75

  • Nuovi Soci                            3

Riguardo la riduzione del numero dei soci ci ricorda come sia stato deciso il downsizing degli zeristi più recidivi, quindi passa a enumerare gli 8 interclub, le nutrite partecipazioni al Congresso e all’Assemblea Distrettuale (18 e 14 soci), la giornata dei Presidenti, i convegni e le serate di gala, le mostre, i caminetti (Rizzani a Lanzo e Toti sul lago), le gite e i viaggi (Treviso e Forte di Bard). Di particolare rilievo l’attività di service, sia come singolo club che in collaborazione con il Distretto e con la Rotary Foundation, e poi i tradizionali Cam, Ryla, Rotaract ecc. Infine le difficoltà (come ad esempio il cambiamento di sede) che con l’aiuto di tutti si sono mutate in nuove opportunità per il club.

Un saluto e un ringraziamento particolare in quota rosa vanno poi a Luisella, attenta e gentile “curante” di tutti gli ultimi presidenti, che riceve un pensiero da Roberto e un sincero e caloroso applauso dall’intero popolo del Giardini. 

Torniamo subito in azzurro per vivere il culmine della liturgia rotariana: la svestizione del collare e il suo passaggio, insieme alle altre insegne del potere, a Sandro, con il quale c’è stato anche un fugace e virile (ma non per questo meno affettuoso) scambio di baci presidenziali. 

Le roi est mort (si fa per dire), vive le roi.  Si volta così pagina e si entra nel nuovo anno.

Sandro saluta e ringrazia tutti per la numerosità degli intervenuti e per il calore dimostratogli; con  simpatia e franchezza riconosce i molteplici pregi della presidenza di Roberto e si augura di poter essere all’altezza del suo predecessore. Anche per questo chiede a tutti di assisterlo con idee, proposte e suggerimenti. Ci ricorda che, come dice il governatore, questo sarà l’anno dedicato alla fratellanza, alla famiglia e all’amicizia e la collaborazione di tutti è fondamentale per lo sviluppo del nostro club lungo questa impegnativa direzione.

Il colpo alla campana dato a due mani da Roberto e Sandro conclude la serata, con l’arrivederci a lunedì prossimo per il nuovo programma.

 Marco Tincati. 

PS: Al di fuori della mera cronaca della serata, è doveroso ricordare nel bollettino - da parte di tutti coloro che non hanno avuto occasione di farlo personalmente - il sincero ringraziamento a Roberto per gli sforzi profusi e i risultati raggiunti; e altrettanto forte e chiaro giunga l’augurio a Sandro per le future pesanti incombenze che lo attendono