Cronaca della conviviale n. 12 del 15 novembre 2010

 

Tema: “Assemblea del Club”

 

 

Nel corso dell’anno rotariano ci sono eventi, ricorrono eventi che danno più che in ogni altra occasione, la sensazione del tempo che passa. Sono gli eventi che tornano puntuali come un treno svizzero, certi del tempo che passa, appuntamenti fissi, ineludibili, improcrastinabili e per questo segni dell’avvicendarsi delle scadenze, anche formali, anche statutarie.

Quello di questa sera è forse il più significativo di tutti: siamo infatti in assemblea, in formale e valida assemblea, tanto che Roberto lo certifica in inizio di conviviale: “La percentuale dei presenti è del 55% -  esclama soddisfatto – quindi l’assemblea è validamente costituita!”. Con il solito, tradizionale programma: la nomina dei prossimi presidenti del club per gli anni a venire, la nomina dei dirigenti che formeranno la squadra del presidente del prossimo anno rotariano, l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno precedente.

Seguendo l’ormai consueto copione e a macedonia di frutta servita, Roberto cede la parola a Giulio Palumbo, gran commis del club e saggio fra i saggi past president  che compongono il cosiddetto  appunto comitato dei saggi, costituito  da coloro che negli ormai ventisette anni del Giardini  hanno ricoperto la funzione di presidente, a norma di statuto.

Piace a chi scrive ricordare che la prassi del nostro club per la nomina dei presidenti non prevede lo svolgimento di normali elezioni, con tanto di liste, candidati e votazioni. Essa infatti, che non prevede nulla di tutto ciò, è figlia del nostro caro mai dimenticato primo presidente e fondatore Italo Martina.  Sembra di ricordare ancora le sue parole al riguardo: “Badate che gli statuti dei club, di tutti i club nel mondo, seguendo i modelli indicati dai primi rotariani, prevedono regolari elezioni per la nomina dei presidenti,  dei cosiddetti officer (Vice presidente, segretario, tesoriere e prefetto) e dei membri del Consiglio. Spesso tali procedure sono foriere di sventure nei club, creano competizione, vedono e favoriscono la nascita e lo sviluppo di correnti e di clan al  loro interno. Non raramente spaccano i club qualora alla fin fine un candidato supera l’altro o gli altri per pochi o addirittura pochissimi voti. E che carisma, e che seguito pensate possa avere un presidente eletto dalla metà più uno, dico uno, dei soci? O come pensate possano operare degli officer e dei consiglieri che siano stati eletti, ugualmente, per una manciata di voti in più?”

Anche il nostro statuto prevede formalmente la formula delle elezioni, ma non così la prassi  che prevede semplicemente che i presidenti vengano  eletti, per così dire,  per  acclamazione, così come gli officer e i consiglieri scelti dal presidente entrante. E così è anche quest’anno. A Giulio Palumbo, si diceva, spetta il compito di indicare, con la sua collaudata verve,  i prescelti per la carica di presidente nei prossimi anni. Luigi Colombo (entrato nel club sotto la presidenza di chi scrive, n.d.r.), “regnerà” nell’anno rotariano 2012/2013, in sostituzione di Marco Signorelli che, già nominato lo scorso anno, ha rinunciato all’incarico per motivi familiari e professionali; Gildo Criscuoli  gli succederà per l’anno 2013/2014 e Luigi Luce riceverà a sua volta il testimone per l’anno 2014/2015. Tutti gli amici hanno già servito il club ricoprendo negli anni vari incarichi, da tesoriere, da prefetto o da consigliere e vengono ora nominati per acclamazione.

Tocca quindi a Sandro Bertolotti, incoming per il prossimo anno 2011/2012, indicare con la sua nota simpatia ed il suo entusiasmo, i nomi degli amici che faranno parte della sua squadra. Anche loro nominati, come da consuetudine, per acclamazione e a Luigi Colombo presentare il bilancio consuntivo dell’anno 2009/2010, approvato, anche qui ma come da più recente consuetudine, all’unanimità.

Roberto può quindi chiudere ufficialmente i… lavori.

Al termine però il presidente si… ricorda (sebbene tardivamente e ponendole le sue scuse) di salutare la signora D’Amico, unica ospite e consorte presente, e cede la parola alla nostra Rita per aggiornarci brevemente sulla vita del CAM, la cui assemblea si è svolta il 20 ottobre scorso.

 

Attilio Bradamante