Cronaca della conviviale n. 16 del 13 dicembre 2010

 

N A T A L I Z I A

 

Chi scrive ricorda con curiosità le varie definizioni rotariane per questo che è, a tutti gli effetti, l’accadimento più importante dell’anno. Perché? Perché per questa serata non sono ammesse e nemmeno giustificate assenze! Per non parteciparvi occorrono motivazioni o scuse ineccepibili. Chi non vi partecipa, salvo gravi e documentatissime ragioni (!), dovrebbe essere messo senz’altro alla storica gogna!

La circostanza ha però senz’altro, anche per questo, i suoi lati positivi. E’ infatti in occasione della cosiddetta serata natalizia che si possono incontrare amici che non si vedono quasi mai ed è una festa per chi, come il sottoscritto, li conosce sin dalla loro entrata nel club. Come ogni anno, quindi, è bello rincontrarci tutti insieme, anche con i rispettivi coniugi. Al termine ci aspetta un grande, affettuoso abbraccio. Magari nel corso della serata qualcuno si è chiesto: “Scusa caro – o cara – ma chi è questo signore – o signora- che ti ha salutato così calorosamente?” ma alla fine l’abbraccio è appunto corale, come se effettivamente s’usa fra amici di lunga, e ormai lunghissima data.

Dicevo della cosiddetta natalizia. Perché cosiddetta? Perché in passato la definizione di questa semplice, tradizionale serata, ha dato luogo a discussioni a non finire. Anche nel Rotary. Chi la chiamava “serata prenatalizia”, perché ovviamente il Natale ancora non era arrivato, chi la chiamava “festa o scambio degli auguri”, forse per non offendere i non credenti o i credenti di altre fedi, e chi semplicemente la definiva “serata natalizia” come giustamente il nostro club.

Siamo per l’occasione a Palazzo Bovara, in pieno centro, in Corso Venezia. Il Corso che forse più di ogni altro ricorda la presenza degli austriaci a Milano e non per caso guarda e porta ad Oriente, verso Venezia appunto e a Porta Venezia termina. Una sede ideale per una serata così importante. Forse per la maestosità di palazzo e sala, Roberto ci invita, in principiar di serata, ad un inusitato saluto alle bandiere (per una natalizia, si intende, e in assenza di autorità rotariane!) e, ottenuto un certo silenzio non ostante l’ampiezza della sala, comunica che i tavoli della presidenza questa sera son ben due (“con orrore degli amanti, anzi dell’amante dell’ortodossia rotariana”, n.d.r.), uno per i maschietti ed uno per le femminucce.

“Siamo veramente in tanti, – esclama con legittima soddisfazione Roberto – le signore sono 35 e inoltre tanti sono gli amici e le amiche di sempre del club e dei suoi soci che hanno voluto onorarci della loro presenza. Qualcuno di loro anche personalità non rotariane che hanno in un certo vissuto delle vicende del club con amicizia anche se dal suo esterno. Da presidente vorrei però segnalarvi la presenza fra noi del Dottor Giovanni Alfieri, segnalatoci dal R. C. dell’Aquila e che entra a far parte del club proprio da questa sera. A lui il nostro più cordiale benvenuto!”

Grazie a Nicola D’Amico salutiamo anche la presenza nell’occasione di Giovanni Di Ballo, nostro socio in provvisorio congedo, volato appositamente per noi da Palermo a Milano. “Prima di addentrarci nel, anzi di addentare il ricco menù (di più d’uno assaggio abbiamo già goduto con l’aperitivo servito in precedenza in altra sala, n.d.r.) vorrei però comunicarvi – continua Roberto – che da gennaio, quindi con la prossima conviviale, prima conviviale quindi del 2011, non saremo più al Camperio bensì al NH President di Largo Augusto. Vi rimarremo almeno fino al termine di quest’anno rotariano in attesa di definire un’altra stabile sede. Il 10 gennaio quindi ci rivedremo in Largo Augusto”.

Via quindi allo splendido, delizioso menù: il riso mantecato con spugnole, zucca e tartufo nero; suprema di pavoncella laccata al passito con pistacchi; panettone classico e pandoro con salse: vaniglia, cioccolato, nocciola, arancio e pistacchio (a scelta); caffè con scorzette di arancia al cioccolato. Il tutto innaffiato da un serioso Bianco di Castello delle Regine e da un profumato Cabernet di Castelnuovo del Garda. (per discrezione di chi scrive nessun accenno all’acqua minerale naturale e gassata).

Nel corso della serata Roberto consegna alla nostra Rita Pizzagalli il tradizionale annuale assegno del club come contributo a favore dell’Associazione Amici del CAM, che dà lo spunto alla nostra amica di raccontarci con il garbo, la sintesi e la brevità a noi ben note, delle ultime dal CAM. “Con il vostro contributo – esclama al termine Rita – salveremo così un giovane!”. E inoltre il nostro cibernetico per eccellenza Luigi Luce ci consegna una graziosa chiavetta che ci darà accesso ai bollettini delle conviviali e alla storia del Giardini dal 2005 ad oggi.

Prima dei dessert Roberto ed Anita, come tradizione ormai ultraventennale, consegnano agli amici un ricordino della presidenza. Quest’anno un oggetto d’argento di fine fattura e vario disegno, piccolo, ma grazioso e simpaticissimo.

Con la novità che, a differenza degli anni passati, viene consegnato non solo alle signore, bensì a tutte e a tutti, maschietti compresi!

Al termine, prima degli abbracci, saluti e baci, arrivano i coniugi Brandolese, accolti da flagranti applausi, e Roberto ringrazia Luisella per il costante ed appassionato impegno per il club. Poi tutti con gli occhi strabiliati dall’ultima esibizione di Walter Maffei.

Già, il vostro non ancora assopito scribacchino aveva dimenticato di menzionarlo. Per tutta la serata, tavolo dopo e per tavolo, un prestigiatore d’eccezione ha rallegrato la già festosa serata, Walter Maffei, appunto. Cordiale, raffinato, Walter non è un semplice mago, ma molto di più.

Per certi versi anche un attore, un artista e un poeta. Roberto ci aveva preannunciato che, come da locandina, Walter ci avrebbe presentato una performance di magia di contatto, di tavolo in tavolo, in cui lo scopo non era sfidare il pubblico ma cercarne la complicità. E così, fra applausi e compiacimento, è stato.

 

Attilio Bradamante