Cronaca della conviviale n. 3 del 6 settembre 2010

 

Tema: Dall’ipnosi alla Psicanalisi

Relatore: dott. Massimo Adolfo Caponeri

“COSA NOSTRA IN CRISI E I BOSS IN CELLA SI SUICIDANO – Due psicoterapeuti dell’Università di Palermo hanno studiato le dinamiche interne agli affiliati di Cosa Nostra scoprendo come i colpi messi a segno dalle forze dell’ordine abbiano spinto i capiclan nel tunnel della depressione” (Il Giornale, martedi 7 settembre 2010). Questo il titolo di un avvincente articolo scritto da Nino Materi e apparso ieri sulla stampa.

Neanche a farlo apposta! Non è la prima volta che il nostro club ci azzecca proponendo con solerzia e prima di altri un tema di attualità ed è il caso di questa sera. Per giunta il relatore è un nostro nuovo socio e quindi meglio di così… . Massimo Caponeri, professor, dottor, è medico chirurgo, psichiatra, psicoterapeuta e psicoanalista, con una lunga carriera clinica in ambito ospedaliero ed universitario. Esperto in Psicoterapia di gruppo, di coppia e familiare è stato docente presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università degli Studi di Milano, presso) ’Associazione Italiana di Sessuologia Clinica di Roma e presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Breve Strategica di Arezzo. Da qualche anno si dedica prevalentemente alla consulenza privata e alla gestione del Centro Accademico Medico Psicologico di cui è il fondatore. 

Gentile, garbato, un pizzico di timidezza, dovuta forse ad un uditorio diverso da quello a lui magari più abituale o più probabilmente al timore di dover ciaccolare di argomenti sicuramente d’interesse ed affascinanti ma decisamente ostici e per certi versi di difficile comprensione ai più, Massimo ci intrattiene per trenta minuti esatti (e cioè, per una volta tanto nei tradizionali tempi rotariani!) parlando, nell’ordine, di ipnosi e di psicoanalisi. Dove per la prima ricorda le basi poste da Mesmer già alla fine del settecento poco prima della Rivoluzione francese e successivamente da Charcot e Bernheim alla fine dell’ottocento e per la seconda quelle poste da Sigmund Freud subito dopo e all’inizio del novecento.  

Massimo si avvale di alcune illustrazioni e  riprese (anche storiche cinematograficamente) che servono opportunamente ad entrare nel merito dell’argomento e aiutano anche il relatore a rendere temi e teorie più accessibili. Ed infatti al termine numerosi sono gli interventi degli amici presenti: Bosia, D’Amico, Sironi, Luce, Bramani e Bellingeri, che danno lo spunto a Massimo per ulteriori approfondimenti. 

In apertura di serata il nostro buon Roberto ci ha accolto  con calore al rientro dalle vacanze (ma alla Piccola Tavola del 19 luglio non eravamo proprio quattro gatti!), ha salutato le gentili signore/ presenti (6), fatto gli auguri di buon compleanno a Bock (4.09) Bianchi (7/09) Andreotti e Faraone (8/09) ricordato  i nostri prossimi impegni, in particolare: il prossimo interclub del 13 settembre con il Rotaract (ricordo per i più giovani – di Rotary, s’intende – che Roberto è stato in gioventù Governatorino del Rotaract, n.d.r.); il caminetto del nostro Beppe Rizzani a Lanzo d’Intelvi del 25 settembre prossimo (e ricordando il suo precedente di qualche anno fa non dubitiamo che sarà un gran successo! – Elisabeth Taylor a parte, ma ormai quanti anni avrà?); e il Congresso Distrettuale del 2-3 ottobre a Milano (avete letto bene: Congresso! e l’umile redattore si permette di ricordare – sempre ai più giovani, di Rotary s’intende – che partecipare ad un congresso non è tanto e solo quasi un dovere, ma anche e soprattutto un, il mezzo per conoscere meglio il Rotary, apprezzarne iniziative e progetti, incontrare  gli amici degli altri club, respirare in parole povere l’atmosfera del Rotary, che è la stessa – lasciatevelo dire da chi se ne intende… - in ogni parte del mondo, sotto qualunque cielo e ad ogni latitudine di questo nostro mondo sempre più piccolo).

 

Attilio Bradamante