Cronaca della conviviale 28 del 2 maggio 2011

Assemblea straordinaria

Serata di pura liturgia rotariana quella di oggi, che aveva l’obiettivo principale di approvare la proposta di riorganizzazione territoriale dei club secondo la nuova regola aurea definita dai vertici internazionali.  

Tutto inizia con un momento di raccoglimento per ricordare la cara Marisa Baruffaldi recentemente mancata e stringerci in un tacito abbraccio a Gianni e alle sue ragazze. Quindi Roberto, come di prammatica, saluta soci e ospiti e ricorda sia i prossimi impegni sociali che gli appuntamenti più ludici che ci attendono nelle prossime settimane. In particolare ci siamo tutti appuntati la data del prossimo 7 Maggio per l’attesa apertura della “season” con la tradizionale festa di primavera di Franca e Toti.  

Quindi, dopo la cena, il Presidente prende la parola per la piacevole incombenza di assegnare due Paul Harris: una al nostro “vecchio” (rotarianamente parlando) socio Carlo Robiglio e l’altra a un amico esterno del Giardini, il sig. Cesare Ponti. Per Carlo non è necessaria nessuna presentazione. Roberto si limita perciò a ricordare l’intensa attività organizzativa e l’importante sostegno con cui, insieme alla moglie Daniela, i Robiglio hanno animato le passate serate sul cioccolato e sui libri, e segnala il prossimo appuntamento organizzato dall’instancabile coppia, che sarà dedicato a un alimento tipicamente italiano, l’aceto. Per presentare Cesare Ponti prende la parola Adalberto che ne descrive le capacità di cacciatore oltre che di banchiere dell’omonima banca. Una carriera iniziata sin “da piccolo” nell’istituto che per Milano è una vecchia tradizione e che lo ha portato a ricoprirne la carica di Presidente. Applausi a profusione per il momento dell’appuntatura delle onorificenze ai due nuovi paulharrisiani che vanno ad arricchire l’albo d’onore del Giardini. 

Dopo gli onori rotariani Roberto ci ricorda il compito di ratificare la proposta formulata insieme dai distretti 2040 e 2050 in ottemperanza alla decisione del Board of Directors del Rotary International.  

Quest’ultimo, nella sua riunione di giugno 2010, ha infatti stabilito che la dimensione ottimale per un Distretto è da 40 a 60 Club e da 2000 a 3000 soci. Ne consegue che ai due distretti Lombardo – Emiliani  si dovrebbe aggiungerne un terzo, con la conseguente ridistribuzione dei club in ambito territoriale. In particolare si propone la costituzione di un distretto metropolitano nel quale far confluire i club cittadini. Roberto sottolinea come la ratifica di tale decisione sia demandata ai singoli club e chiede se ci siano opinioni contrarie. L’assemblea approva con maggioranza bulgara, non senza un minimo di discussione, sollecitata da Gambel, che ha chiesto sia a Roberto che a Toti di illustrare i punti – a loro modo di vedere -favorevoli e quelli più critici connessi a tale decisione. La biodiversità dei club metropolitani rispetto a quelli posti in realtà più di provincia, così come la maggior facilità di coordinamento e di governo sono fattori che sicuramente giustificano la razionalizzazione indicata, anche se una maggior proliferazione degli organi di coordinamento va opportunamente valutata e considerata.  

Dopo aver raccolto l’approvazione dell’assemblea Roberto saluta tutti gli intervenuti e da appuntamento per la prossima conviviale  del 16 maggio.

 

Marco Tincati