Cronaca della conviviale n. 31 del 28 giugno 2010

 

Passaggio delle consegne

 

 

E’ ormai tradizione consolidata che il Passaggio sia considerato una fondamentale ricorrenza che, all’avvicinarsi delle ferie estive, obbliga a ridiscutere la gestione del Club.

Passato e futuro si fondono con un piccolo gesto, lo scambio del collare che appare solo in questa Cerimonia. Un attimo che è bello vivere assieme con gratitudine per chi  si è impegnato lo scorso anno e per chi si  è dichiarato disponibile a farlo nel prossimo.

Abbiamo visto il sorriso sereno di Franco Fraschini, ora Past President, che in poche parole ha ringraziato i 10 soci relatori di altrettante serate, Luigi Luce che è riuscito a farci visitare la più prestigiosa nave della Marina Italiana rendendoci orgogliosi della competenza dei suoi Comandanti, Renato Coluccia  che ha pensato e realizzato un evento scientifico di grande spessore : "Tra la vita e la morte paure e certezze", Nicola D’amico che ha pensato e pubblicato un documento storico che fotografa la  vera realtà della scuola italiana ed è già da subito il testo fondamentale da tesi universitaria.

Ha ricordato poi gli incontri  organizzati dai  soci e tra questi, oltre al caminetto del Presidente in Franciacorta, quello irrinunciabile di Toti Faraone. Quest’anno non abbiamo goduto dell’ospitalità di Verdirame  ma, tengo a precisare, è stata una nostra scelta per non invadere la casa di Maria Teresa  e Antonio. Forse anche la discrezione merita un piccolo sacrificio.

Quello che a mio parere ha caratterizzato la gestione di Franco è stata anche la scelta della nuova sede che ormai tutti apprezziamo e l’idea di trasformare gli oggetti ricordo per i relatori, in  carezza per i bisognosi.

E’ mio dovere e piacere inserire in questo bollettino quanto inviato da Attilio, il nostro bollettinaro ufficiale che trasmette il messaggio da Ismolas – Sardegna:

Due paroline per ringraziare Franco per il suo anno. Un anno a sua immagine: discreto, ma anche con la battutina al momento giusto, very british, riservato, delicato, eppure sempre presente. E, senza offesa, partito un po’ in sordina è andato via via meglio identificandosi con il Presidente in un crescendo rossiniano. Pur facendo parte dell’anima accademica del club ne ha interpretato la sostanza, poca forma e molta amicizia.

Due paroline con tanti auguri per Roberto. Già solerte Segretario, carica alla quale l’abbiamo incollato per anni, grande conoscitore di cose Rotariane, sono sicuro sarà un’ottima guida per tutti noi ed in particolare per i soci di minor anzianità. In comune con Franco avrà la battutina pronta ad essere esternata con un largo sorriso.

Alla teoria dei suoi predecessori affiancherà la pratica dell’uomo di azienda

Roberto è un rotariano di lungo corso Figlio di un grande rotariano e già Governatorino del Rotaract è entrato nel Giardini giovanissimo nei primi anni 80 a ridosso del ricevimento della “ charta” sapendo di Rotary ben più della maggioranza dei padri fondatori. Braccio destro di Italo Martina ci ha più volte portato per mano nella vita del e per il club

Ecco, volevo scrivere due righe ed invece mi è venuta fuori una sorta di bollettino, accettatelo così

Vostro Attilio.

Cosa aggiungere? Un grandissimo augurio di buon lavoro e supporto ad Anita, la simpatica e paziente moglie di Roberto, da ora nostro Presidente.

Marco Signorelli