Cronaca della conviviale n. 16 del 25 gennaio 2010

Tema: L’affascinante storia della tastiera QWERTY

Relatore: Prof. Marco De Marco

 Pregliasco

 

Mi metto al computer e al momento di digitare il nome che appare nel titolo mi sono scoperto a cercare le relative lettere: realizzando presto che le prime sei, quante ne contiene la parola, erano proprio in sequenza, QWERTY! E ricordo quella relazione con piacere, ancora ben viva nella memoria. Ringraziando uno dei nostri prof per averci portato in quel del Camperio il Professor Marco De Marco.

Lo presenta Sergio De Angeli. De Marco è infatti professore di Gestione Informatica dei dati aziendali presso la Facoltà di Economia della Cattolica di Milano. Calmo, simpatico, esauriente, chiaro, si vede, si sente che si diverte a raccontarci di un argomento apparentemente frivolo e che curioso di certo lo è, ma allo stesso tempo in fine di esposizione darà lo spunto per alcune considerazioni di carattere filosofico.

“Vi siete mai chiesti come mai nella tastiera delle macchine da scrivere prima e dei computer oggi le lettere dell’alfabeto non sono disposte in ordine alfabetico, ma sono in ordine per così dire sparso, senza una logica apparente? Ed anzi, vi sarete anche chiesto chi è quel pazzo che ha avuto l’idea di disporle proprio in quel modo! – così esordisce il Nostro – Ma una ragione dovrà pur esserci!”

La storia ha inizio nel 1867/68 quando in America nasce la macchina per scrivere. Per ragioni tecniche nascono tastiere di ogni tipo, con ben 52 domande di brevetto. Ma quella che vincerà sarà proprio quella che ancor oggi usiamo. Ne nacquero sì altre, per esempio destinate alle dattilografe professionali, e nel 1936 ne inventò una persino un tenente della Marina degli Stati Uniti, ma la tastiera Qwerty sopravvisse anche con l’avvento delle nuove macchine per scrivere a tamburo fisso. Nel 1985 Paul David, un economista, si è per così dire divertito a raccontare la storia di questa tastiera. Divertente anche oggi. Prendiamo in mano il telefonino e anche lì si incomincia con la lettera Q.

Ma la storia della tastiera Qwerty lascia il destro anche a considerazioni di carattere filosofico. Non è sola! Si pensi alle diverse spine elettriche, ai diversi voltaggi, allo scartamento delle rotaie delle ferrovie, alla larghezza delle strade. Quanti mondi Qwerty ci sono! Scienza applicata alla vita di tutti i giorni.

Al termine intervengono Fiorani, Fraschini, Gambel e Amigoni.

In apertura di serata Franco saluta l’illustre relatore, i graditi ospiti (3), i coniugi presenti (3) e manda gli auguri di buon compleanno a Verdirame e a Lonardoni. Lascia infine la parola al presidente del nostro Rotaract, Domenico Crosti, per illustrarci un’iniziativa del club prevista per l’11 febbraio allo Spazio Tacconi (la locandina sarà allegata al prossimo bollettino).

 

Attilio Bradamante