Cronaca della conviviale n. 26 del 12 aprile 2010

Tema: La prevenzione in oncologia tra mito e realtà

Relatore: dott. Angelo Attili

 

Rispondendo all’invito di Franco Fraschini, all’inizio del suo mandato presidenziale, a conoscerci meglio illustrando ciascuno la sua formazione, la sua vita, i suoi miracoli, Angelo Attili non ha potuto esimersi dal raccontare la  storia (senza  miracoli) della sua vita professionale.

Il suo ingresso nella prevenzione ebbe inizio già da specializzando  presso il Policlinico universitario S. Matteo di Pavia e quindi nella realtà milanese dell’Istituto Nazionale Tumori nei depistages di massa delle neoplasie ginecologiche.

L’allora Direttore dell’Istituto, prof. Pietro Bucalossi e l’Ing. Mario Roscio, presidente del Centro Oncologico Provinciale di Milano, coinvolsero  subito Angelo Attili nelle campagne di prevenzione dei tumori con riunioni di sensibilizzazione della popolazione all’ autoesame della mammella, alla mammografia e all’esecuzione dello “striscio” colorato con il metodo Papanicolaou (pap-test).

Seguivano  convegni e dibattiti contro il fumo organizzati dalla Sezione milanese della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori. 

La relazione  ha descritto poi dettagliatamente i vari  livelli di lotta adottati per la prevenzione ( primaria , secondaria-diagnosi precoce e terziaria).

La diagnosi precoce delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche consente una terapia conservativa; oltre ad aderire alle campagne organizzate è indispensabile essere consapevoli dei fattori di rischio costituzionali, ambientali e alimentari.

L’invito a seguire uno stile di vita sobrio ha così coinvolto gli amici conviviali che, dopo l’ottima cena, sono stati particolarmente interessati a conoscere i rapporti tra una restrizione calorica, l’utilizzo di una corretta valorizzazione della dieta mediterranea e l’insorgenza delle malattie degenerative e neoplastiche.

E’ sfatato il mito del male incurabile ma occorre consapevolezza collettiva della necessità di seguire norme cautelative di comportamento.

Angelo Attili