Cronaca della conviviale n. 9 del 9 novembre 2009

Tema: Influenza e pandemia tra allarmismo e paure: facciamo chiarezza

Relatore: Dottor Prof. Fabrizio Pregliasco

 

Grande, grande nostro Rotary Club Milano Giardini! Come già altre volte in passato, in occasione di eventi di massa di particolare impatto sull’opinione pubblica, il nostro club riesce infatti a fare decisamente centro chiamando come relatore ad una nostra conviviale il Number One del caso e del momento, il Mourinho insomma, nella fattispecie, dell’influenza suina o di tipo A, che riempie ormai da settimane se non da mesi le prime pagine di quotidiani, riviste e telegiornali. Merito del nostro presidente e del Rotary in generale, essendo il relatore della serata un socio del Rotary Club di Rho. Ma andiamo, come si conviene, per ordine.

“Siamo arrivati in molti prima dell’orario canonico – così esordisce Franco in apertura di serata – perché in non pochi, se non in tantissimi, ci siamo recati in San Tomaso per ricordare, come è tradizione ormai da qualche anno, gli amici nel Rotary che ci hanno lasciato: Carmelo Atonna, Stefania Bergamini, Umberto Casagrande, Claudio Cavalli, Lucio Dal Checco, Giuseppe Di Bella, Carlo Maria Giulini, Giancarlo Jommi, Leonardo Lamperti, Giorgio Lazzarini, Carmelo Petyx, Paolo Piccinini, Vincrenzo Sebastiani e Carlo Vacirca. Al termine della funzione è stata letta come consuetudine la preghiera del rotariano, una preghiera che perla sua profondità e la sua semplicità ha colpito nell’occasione anche i due officianti:  verrà per una volta allegata al bollettino”.

E dopo aver salutato i visitatori, anzi il solo visitatore rotariano presente, gli ospiti del club(2),  la nostra Gianna Vacirca, socia onoraria del club, e i coniugi qui accorsi (7), Franco dà lettura della lettera di ringraziamento inviataci dalla Seneca, un’associazione che assicura l’assistenza domiciliare post-ospedaliera agli anziani di Milano, per aver l’auto donata dal club.

Tocca poi allo stesso presidente presentare l’ illustre e ben noto relatore della serata:il Prof. Fabrizio Pregliasco. “Un ampio ed esaurientissimo curriculum è stato allegato all’ultimo bollettino – sottolinea Franco - ma forse una vera presentazione del Prof.  Pregliasco è del tutto inutile, tanto è conosciuto, possiamo ben dirlo, dalla stragrande maggioranza degli italiani. Infatti  Fabrizio, medico, nella sua qualità, fra l’altro, di esperto e riconosciuto virologo di fama internazionale, è apparso recentemente in numerose trasmissioni televisive e la sua voce è ben nota agli ascoltatori di quelle radiofoniche chiamato a descrivere caratteristiche e peculiarità della influenza suina o di tipo A, consigli e suggerimenti per la cura e, soprattutto, sull’opportunità o meno di vaccinarsi”.

Simpatico, estroverso, chiarissimo, preciso, a volte divertente e aiutandosi con eloquenti immagini, il prof ci intrattiene, ma ne valeva la pena, ben oltre i limiti classici rotariani sul tema del giorno: la pandemia, l’influenza suina. Riconducendola nei suoi propri limiti, e per questo ricordando semplicemente per esempio quelle precedenti, quali l’asiatica e la russa. Gli anni? il 1957, il 1968 e il 1977. Chi se le ricorda, ricorda però che i clamori di allora non sono del tutto paragonabili a quelli di adesso. E inoltre, come ormai è stato detto e ripetuto più volte, le morti ad essa attribuibili sono  inferiori e di tanto, a quelle annuali dovute all’influenza “normale”, quella cosiddetta “stagionale”.

“Questo non significa  che la pandemia attuale debba essere sottovalutata –conclude il Nostro -, tutt’altro, ma è sufficiente seguire i consigli e le istruzioni che ci vengono suggerite ormai quotidianamente e, per i soggetti più a rischio degli altri, vaccinarsi”.

Al termine, com’era prevedibile, imponente è la partecipazione degli intervenuti, con le domande di Andreotti (signora), Ravetta. Pizzagalli, Giussani, Nicolosi, Bellingeri, Gambel, Leoni, Vacirca e Fraschini. “E lei, anzi tu, professore – chiede prima del suono della campana uno di noi - e tu, professore, ti sei vaccinato?”  “Non ancora – risponde Fabrizio –ma lo farò domani mattina su una rete SKY!”. E così sia, anzi sarà.

Attilio Bradamante