Cronaca della conviviale n. 1 del 6 luglio 2009

 

Tema: “Il nuovo anno”

Relatore: dott. Franco Fraschini

 

Questa del 6 luglio è la prima serata in cui il nostro Franco Fraschini, neo presidente, apre i lavori.

Ricordo che il 6 luglio 1785 il “dollaro” viene scelto all'unanimità come valuta degli Stati Uniti. Mentre nel 1885 Louis Pasteur testa con successo il suo vaccino contro la rabbia.

Cosa c’entra? E’ presto detto.

Franco si presenta come Coordinatore del Club, un club che vede riconfermati i vice presidenti Toti Faraone e Renato Coluccia . Anche le commissioni effettive mantengono sostanzialmente le proprie strutture, mentre la commissione stampa si illumina ed informatizza con la presenza dei veri professionisti del Club, il nostro amatissimo Nicola D’Amico e Luigi Luce.

Sicuramente vedremo nelle prossime riunioni gli sviluppi positivi di questo sodalizio.

Nella sua relazione preliminare, Franco ci segnala come i finanziamenti da Evanston, purtroppo a causa della crisi mondiale, saranno ridotti del 70%.

La gestione del denaro, inteso come strumento per conseguire obbiettivi del nostro Club, richiederà un sempre maggiore impegno anche se sono state confermate tutte le attività intraprese in modo splendido da Adalberto Alberici.

il Nostro intende attuare questi obbiettivi rinunciando ad offrire regali agli oratori ed incentivando i soci a tenere delle serate ovviamente senza gettone di presenza.

Rotary International conferma il piano USAID in Africa con “ a collaborative effort to implement water, sanitation, and hygiene projects in the developing world. “

Da questi obbiettivi e dal fatto che il neo Presidente si dichiara “ coordinatore del club per portare persone e strutture ad essere indipendenti ” deriva la necessità di trovare una nuova valuta, per realizzare nuove azioni consapevoli nello stesso tempo per i riottosi che il vaccino anti –rabbia è già stato inventato. Rifondiamo il dollaro dunque.

Del resto che ci sia una grande confusione nei ruoli e nei supposti benefici lo dimostra l’esperienza del microcredito indiano ove a fronte di un piccolo prestito alla persona, si fa garante, presso l’erogatore, l’intera comunità con danni sociali spaventosi ma senza rischi per il finanziatore.

La voglia di mettersi in discussione si diffonde anche a Domenico Crosti, nuovo presidente del Rotaract che in questo suo secondo mandato vorrebbe creare una linfa per nuovi soci riportando il Rotaract al numero di una volta quando erano 25 persone, rispetto alle 15 di ora.

Un grazie è trasmesso dal presidente della commissione Roberto Bramani Araldi ad Annalisa Landriscina, past president, che ha consentito la maturazione di questa svolta grazie al suo lavoro capillare di aggregazione compiuto in questo suo anno di lavoro.

L’esortazione a cercare qualche altro Bill Gate per dare una mano a sconfiggere la Polio nel mondo è sottintesa, ed usciamo dalla serata con tanta voglia di fare cose concrete, sempre però con il vaccino a portata di mano.

Marco Signorelli