Cronaca della conviviale del 26 maggio 2008

 

Tema: "Salento: considerazioni di passaggio sul paesaggio"

Relatore: Arch. Antonio Romano

 

 Siamo in tanti, anzi tantissimi per questa serata dedicata al viaggio rotariano di quest’anno. Per questa serata “salentina”, come giustamente la chiama il nostro Gianni. Salentina in tutto, per la presenza al completo (manca solo il nostro fondatore e socio onorario che più onorario non si può, Italo Martina) dei nostri soci originari di quella meravigliosa terra, ponte storico fra occidente ed oriente, crocevia delle culture più diverse, greca, bizantina, romana, normanna, che ha in Lecce il suo capoluogo, anzi la sua capitale. 

E salentina per il menu, salentina per i vini offerti: il corposo Salice Salentino, il profumatissimo Vigna Vinera, lo splendido passito Paule Callé, tutti di produzione di quel mago che risponde al nome di Francesco Candido, rotariano di Lecce; salentina per il relatore, l’architetto Antonio Romano e salentina infine in quanto preparatoria della nostra prossima trasferta il prossimo fine settimana, ultimo di questo mese di maggio.

Prima però di passare la parola al relatore tocca al presidente salutare Silvia Pellegrini, che l’accompagna per l’occasione, i nostri due graditi e ormai abituali  visitatori rotaractiani, Sheyla Treu e Paolo Menafoglio, i visitatori rotariani presenti (4), le consorti di soci (10) e la rappresentante dell’Inner Wheel Milano Giardini Vilma Toscano e porgere gli auguri di buon compleanno a Chris Vafidis e a Pasquale Lebano.  

“Lasciatemi concludere questa lunga introduzione – esclama infine Gianni – procedendo ad un rito che il presidente ben volentieri ogni anno celebra in questa occasione. A dire il vero tempo e luogo non sono quelli canonici, ché dovrebbero essere rispettivamente il corso e la località meta del viaggio, ma tant’è. E’ così che con immenso piacere e davanti all’intero club e non solo ai partenti, consegno a Renato Coluccia, ideatore, organizzatore e mentore del viaggio, un ricordo da parte del club”.  Porge quindi a Renato un pacco di notevoli dimensioni, per scartare il quale il nostro pur con qualche difficoltà impiega qualche minuto ed arrivare infine ad  ammirarne fra gli applausi  il contenuto: uno splendido vaso color ambra. 

Alla nostra Ethel il gradito compito di presentare il relatore della serata, l’Architetto Antonio Romano. “Del nostro amico avete letto un completo curriculum sull’ultimo  bollettino - sottolinea Ethel – per sapere che è un autentico maestro del design, sicuramente fra i più noti in Italia, con studi a Milano e Roma, e all’estero con uffici in Grecia, Libano, Germania, Danimarca, Francia, Repubblica Ceca, Brasile e Svezia. E’ docente di Design per la Comunicazione alla Sapienza di Roma. E’ autore di numerose pubblicazioni specialistiche (ma nel 2004 ha pubblicato un volume umoristico dal succoso titolo Sedotto e abbottonato per Sperling & Kupfer). Sue infine alcune mostre in vari paesi: oltre  all’Italia, negli USA, in Argentina, in Germania e in Scandinavia”. 

La relazione di Antonio Romano, complice anche il mancato funzionamento di alcune apparecchiature di supporto!, si sviluppa su due piani e in due fasi: la prima ad illustrare la sua attività di designer, la seconda, donde il titolo della chiacchierata, a presentare le meraviglie che la sua terra d’origine, il Salento appunto (è nato a Maglie nel 1957), presenterà ai soci del club fra pochi giorni. Ingredienti dei suoi racconti una palpabile passione per il suo lavoro, un profondo amore per la sua terra, condito di ricordi indelebili, di rimpianti, della speranza e, forse, dell’augurio non confessato di poter di nuovo presto e non più fugacemente riabbracciarla.

 

Attilio Bradamante