Cronaca della conviviale n. 3 del 16 luglio 2007

 

Tema: "Processi nucleari a bassa temperatura: fantasia o realtà?”

Relatore: Prof. Emilio Del Giudice

 

 Oggi Parliamo di Fusione fredda ( non è un dessert).

Il relatore è una gradita conoscenza di Renato  Coluccia che già nel 2001 lo aveva coinvolto in una serata sul problema  dell’elettromagnetismo in biologia.

Argomenti che sembrerebbero destinati solo a grandi esperti, vengono presentati dal  Prof Emilio Giudice  in modo comprensibile per darci la possibilità di capire cosa effettivamente si nasconde dietro alcune tecnologie di cui si sente parlare solo in modo molto fumoso

Ci viene spiegato che la reazione nucleare è riconducibile ad una differenza tra i pesi atomici  dei singoli elementi e dell’unità che ne deriva dalla loro unione. Due nuclei che si sommano producono una unità più leggera che in fisica mi sembra ricondursi all’energia di legame del nucleo.

Per dare solo un’idea è interessate ricordare che un grammo massa contiene tanta energia da alimentare una lampada da 1000 watt per 2850 anni. In altre parole, 1 grammo massa equivale alla combustione di 2000 tonnellate di benzina

Bella è stata la spiegazione sulla sostanziale differenza tra le due forme di energia fusione a caldo e fusione a freddo. Sono state equiparate a due personalità con caratteri difficili

( non rotariani )

Il primo metodo potrebbe essere quello violento  che genera energia e calore  Questo metodo potrebbe essere individuato come  fusione  a caldo. La seconda possibilità è stata definita seduttiva e con questo metodo le due personalità vengono progressivamente avvicinate sino a permetterle un contatto diretto. Questo metodo è individuabile nella fusione fredda.( la zia funge da catalizzatore tra i due che presumo essere di sesso diverso )

In effetti  ci viene spiegata che la fusione a caldo ha un ottimo uso a livello militare dove si cerca di usare quest’enorme calore per esprimere qualche frustrazione esistenziale.  

Nell’attività quotidiana invece, il calore ,dell’ordine di milioni di gradi, non può essere contenuto nel Domopack ma in strutture di contenimento magnetiche che ne confinano i gas in aree limitate. Si tratta di investimenti che ad oggi non hanno portato a soluzioni definitive ed a detta del nostro relatore, anche il futuro è tutto da scoprire. 

In contrapposizione a questa tecnologia, esiste la fusione fredda, il "miracolo o errore" come fu annunciato all'Università di Utah da Dr. Martin Fleischmann e Stanley Pons nel Marzo 1989. 

Sembra che il deuterio/nucleo di palladio in rapporto paritetico 1/1 consenta di attivare la fusione fredda. Si è parlato di rapporto stechiometrico, ma restando sulla capacità della zia di mediare i matrimoni, nel rapporto famigliare il deuterio si rompe e produce elio e neutrone. Anche a Frascati è stata ottenuta questa fusione già nel 2002. 

Tutto questo senza creare tensione nel vicinato, ovvero senza diffondere le famose radiazioni che invece sono un tipico messaggio della fusione calda. 

Gli interventi dei presenti hanno manifestato la sorpresa di come questa seconda opportunità che è risultata percorribile, non sia stata facilitata,con finanziamenti mirati,  anzi gli stessi siano stati ridotti. 

C’è il sogno o forse la reale possibilità di vedere questa nuova strada aperta e di avere un micro riscaldatore sui rubinetti di casa. 

Ora andiamo in vacanza con qualche dubbio in più su chi deve gestire il nostro futuro. 

Pensate ai pieni di benzina che dovete fare per le vacanze, e pensate alle 2000 t  di benzina che si potrebbero ottenere con 1 g/massa

Forse, al nostro ritorno faremo qualche colletta per il laboratorio di Frascati. 

Marco Signorelli