Cronaca della conviviale n. 4 del 10 settembre 2007

 

Tema: "Management e Musica – Il caso del Teatro alla Scala”

Relatore: dr. Giorgio Preda

 

E’ la prima dopo la pausa estiva e ci troviamo nella Sala Meili. Non perché comunque la serata abbia un sapore particolare, bensì per semplici ragioni logistiche (al piano di sopra si svolge una festa con tanto di complesso musicale). Ma a noi, vecchi romantici rotariani, piace comunque pensarlo.

Ed è una prima dopo le vacanze con gran partecipazione degli amici, come è tradizione del nostro club, quasi si soffra di una sorta di crisi di astinenza. E l’esordio del Gianni Nostro non può non tenerne conto. “Bentornati dunque, belli, riposati, pieni di vigore – attacca il presidente – per affrontare questo primo mini giro di boa del nuovo anno rotariano. Purtroppo, come tutti saprete, il nostro Marco Signorelli è stato colpito in agosto da un grave lutto, l’improvvisa perdita del figlio. A lui e alla sua famiglia le più sentite condoglianze del club”.

Osservato quindi un minuto di silenzio e raccoglimento, Gianni ci esorta a leggere attentamente le due lettere del governatore allegate al bollettino in circolazione questa sera, soffermandoci in particolare sui punti riguardanti le ammissioni di nuovi soci, la frequenza alle conviviali e… il recupero dei veci del club, assenteisti o non partecipativi senza reali giustificazioni. 

Segue l’invito al cinema fatto ai rotary club dalla Medusa Film per assistere alla proiezione del film “Michael Clayton” interpretato da George Clooney.  L’invito è per il 4 ottobre prossimo in più cinema di Milano (ma ben 21 saranno le sale messe a disposizione del Distretto 2040) che verranno indicati per tempo.  La comunicazione relativa inviata dal Segretario distrettuale Ugo Lanza è allegata al bollettino attualmente in distribuzione.

Il presidente cede quindi la parola a Sergio De Angeli per una breve presentazione di un suo quaderno di ricerca  sulle banche popolari in Francia pubblicato dall’Università Cattolica con il contributo del nostro club. “Quello delle banche popolari è un argomento d’attualità, visti i recenti accadimenti  - sottolinea Sergio – e questo vuole essere un contributo a capirne i perché della loro nascita e della loro evoluzione nel tempo. Questo quaderno è il primo di una serie, che comprenderà altri paesi europei, quale la Germania, ed extraeuropei, quale il Canada”.

Prima di gustare i ravioli alla panna presentatici dal nuovo chef, incombe su Gianni l’onere di salutare i coniugi presenti (9) e fare gli auguri di buon compleanno ad un buon numero dei nostri: Bock, Bianchi, De Angeli, Faraone e Andreotti.

La presentazione del relatore della serata è compito affidato a Tito Zavanella. “Giorgio Preda è un collega, che si occupa in GEA di Organizzazione e Personnel Management dal 1973 e che di GEA è anche partner – recita Tito – da lunghi anni. Laureatosi in Cattolica e specializzatosi a Torino, Giorgio è Direttore del Master in Comunicazione e Marketing, business school promossa da Pubblitalia 80 e docente di Marketing al Master ESAS a Pavia. Ha molteplici interessi, è assiduo frequentatore di mostre d’arte ed appassionato di arte moderna, grande viaggiatore e studioso di civiltà e culture orientali”.

Per la sua esperienza maturata in GEA, Giorgio Preda viene chiamato da Fedele Confalonieri, al tempo della sua presidenza, per attuare la riorganizzazione della Orchestra Filarmonica della Scala. “Attenzione – così esordisce Preda –  un conto è il Teatro alla Scala, che è il tempio della lirica, e un conto è La Filarmonica della Scala, che è l’associazione che si dedica alla musica sinfonica. Sono due mondi vicini fra loro ma fra loro diversissimi, sotto tutti gli aspetti. Sono sotto gli occhi di tutti i problemi del Teatro, problemi vecchi e nuovi, meno noti sono invece quelli, soprattutto passati, della Filarmonica. Infatti nel 1982 nasce una nuova Filarmonica, con 120 musicisti , che ha come punti di riferimento i Wiener e i Berliner. Sono 100 i musicisti soci della Filarmonica, di cui sono quindi i padroni. Sono loro a scegliere in piena autonomia il Direttore” 

“Molti dei problemi che affliggevano l’Orchestra prima dell’avvento di Confalonieri, in particolare di organizzazione e di personale, sono stati risolti anche facendo tesoro dell’esperienza maturata in Mediaset. Altri sono rimasti – conclude il relatore – ma sono quelli di più difficile soluzione, anzi di quasi impossibile soluzione in un contesto latino come quello milanese. I litigi fra i musicisti, ad esempio, sono congeniti alle orchestre, ma in un contesto tedesco, austriaco od anche anglosassone vi  pone rimedio l’orgoglio di appartenere ad una istituzione d’élite universalmente riconosciuta. A Milano questi sentimenti in parte mancano ancora, ma ciò non ostante la Filarmonica scaligera è oggi fra le prime cinque al mondo” . 

Al termine intervengono Coluccia (signora), Papa, Boniello (signora) e ovviamente Edy Gambel, che tiene però a sottolineare di intervenire, per sollecitazione del presidente  e d’accordo con il relatore, come maestro e non come manager. Per dichiararsi pienamente d’accordo con le analisi fatte e le osservazioni sottolineate nell’arco dell’esposizione.

 

Attilio Bradamante