Cronaca della conviviale n. 24 del 10 marzo 2008

 

Tema: "I nostri progetti in India"

Relatore: Dottoressa Alessandra Faraone e Capitano Ugo Lanza

Si avvicina la Pasqua e questa serata inizia con un messaggio subliminale : una ottima porzione di agnello che sembra essere estremamente indicata per introdurci al tema della serata : L’India vista come  un modo differente di vivere le proprie vacanze.

I relatori della serata non hanno certo bisogno di essere presentati, l’esperienza di Alessandra Faraone,ottimo ed ammirato Governatore del Distretto 2040 per l’ a.r. 2003/04 è ben presente in tutti noi .

Questa sera si parla di Rotary operativo, di cose fatte ed ancora da fare, con i mezzi che la competenza, la fantasia e l’onestà possono produrre.

Ci vengono descritti gli interventi a Madras di micro finanziamenti per 150 dollari che permettono l’avvio di piccole attività economiche, finanziamenti che sono rigorosamente restituiti da chi li riceve.

Vengono poi descritti gli interventi per dare la possibilità di accedere ad acqua potabile in aree ove normalmente le donne percorrono 5 km a piedi per conquistare pochi litri di acqua .

Sono evidenziate le forniture di centinaia di banchi scolastici e di acqua potabile a numerose scuole per assicurare un minimo confort agli studenti, la creazione di una diga  a Niranjanpur per realizzare un invaso di acqua, la costruzione di 269 gabinetti per assicurare un minimo di privacy e l’acquisto in loco e la donazione di computer ad una scuola di informatica che ne era priva.

Si è anche potuto dotare di un autobus il centro di assistenza per ragazzi handicappati.

Credo che l’aspetto più costruttivo del grande impegno dedicato da Alessandra ed Ugo Lanza alla realizzazione di questi progetti sia da ricercare nel coinvolgimento e nell’adesione che le varie proposte hanno ottenuto non solo tra alcuni Rotary italiani ma anche nel Distretto indiano 3040 ed i conseguenti matching grant regolarmente e tempestivamente erogati. 

Certo fa pensare la considerazione di Alessandra che si debba accettare questa civiltà o rifuggirne gli odori che convivono con questa umanità. Fa anche pensare, vedendo le fotografie dei lavori eseguiti, che certe opere per essere utili possano anche essere essenziali.

Il banco di ferro, magari un poco arrugginito, è uno strumento di lavoro necessario alla persona. Si privilegia l’utilità all’immagine.

Nell’esporre i numerosissimi progetti portati a termine  Alessandra ed Ugo si sono alternati dimostrando un affiatamento che rafforza la loro azione, affiatamento che ovviamente è stato anche visto ed ammirato nelle loro visite nel distretto indiano. Credo che chi ha bisogno di tutto abbia per prima cosa bisogno della comprensione dell’altro. 

Per rendere ancora più tempestivo il loro intervento, hanno utilizzato la loro fondazione Faraone Lanza ed ormai le loro vacanze, se così si vogliono chiamare, sono rivolte ad organizzare nuovi interventi. A loro basta il sorriso od il petalo di una rosa per capire che questa strada è quella giusta, giusta come impegno morale e giusta come Rotariani. 

Dimenticavo le costine di agnello: la costola nella lingua sumerica si traduce con Ti ma Ti indica, sempre in sumero, anche la vita.

Scelta ben azzeccata per la serata dedicata ad Alessandra ed Ugo Lanza che della vita per gli altri hanno dedicato tanta passione.

 

Marco Signorelli