Cronaca della conviviale n. 12 del 5 novembre 2007

 

Tema: Presentazione del progetto:“Elettrocardiogramma nei giovani”

Relatore: Prof. Deodato Assanelli

 

A caminetti familiari archiviati – “Ma che successo è stato! – esclama Gianni in inizio di conviviale – sono stati infatti un momento di aggregazione e di  amicizia dai toni autenticamente rotariani e di ciò ancora ringraziamo famiglie ospitanti, soci ospitati ed organizzatori” – rieccoci di nuovo a casa per celebrare la nostra dodicesima conviviale dell’anno.

Salutati ospiti, visitatori e coniugi presenti, il nostro Baruffaldi passa a rammentare il Seminario Distrettuale sulla Rotary Foundation che si terrà a Milano sabato 24 novembre mattina.  “Questo è uno dei tre o quattro eventi fondamentali dell’anno, con la partecipazione di chi negli ultimi anni più si è dedicato a quello che è il ‘braccio economico e finanziario’ del Rotary International, altamente formativo e istruttivo per la vita del club. Infatti – conclude il Nostro – questa è la sede ideale per tutto sapere ed apprendere, per esempio, su come attingere all’aiuto della Fondazione per la realizzazione dei programmi più significativi di un club”.

A caffè serviti tocca a Fraschini presentare il relatore della serata. “Deodato Assanelli  è Professore Associato di  Medicina Interna per la Medicina dello Sport dell’Università di Brescia. E’ Principal Investigator nel Progetto Europeo EPIMEDICS finanziato dalla CEE, finalizzato a realizzare un elettrocardiografo digitale per gestire a domicilio il paziente ischemico e aritmico. E’ inoltre componente del nucleo ristretto ‘Study  Group dello Sport’ della Società Europea di Cardiologia. Questa sera – conclude Franco – ci parlerà di una problematica d’attualità del mondo odierno: la salute degli atleti con particolare riguardo agli aspetti cardiologici”. 

Bravo, simpatico, chiaro, diretto, essenziale, il prof conquista da subito l’attenzione dei presenti narrando degli ultimi, recenti episodi di morte improvvisa verificatisi sui campi di gioco di tutto il mondo, il più noto dei quali di poche settimane fa: la morte sul campo di calcio dell’attaccante del Siviglia Puerta. “Ma attenzione: questi non sono eventi propri solo dello sport agonistico, possono verificarsi, e si verificano, purtroppo anche con una certa frequenza, anche nello sport dilettantistico. Ma lo sport fa bene! anzi benissimo! – esclama Assanelli – ma può far male a chi è malato e soprattutto fa male a chi non sa di esser malato!”

E però, soprattutto nei giovani, questi incidenti possono essere prevenuti con semplici accorgimenti e misure di prudenza, quale ad esempio l’uso costante dell’elettrocardiogramma che, in età giovanile, è molto più indicativo e rivelatore di possibili anomalie piuttosto che in età adulta. Per questo un gruppo di lavoro di cui il relatore è coordinatore, costituito da medici provenienti da diversi paesi europei, lo SMILE (Sport Medicine Intervention to save Lives through ECG), si è posto il traguardo di dotare organismi, enti, società e gruppi sportivi di attrezzature e di procedure atte a stabilire se uno sportivo, un atleta è idoneo o meno all’attività agonistica o anche dilettantistica. Il protocollo italiano è stato già accettato ed approvato in Europa e ben accettato negli USA. Di fatto gli sportivi muoiono oggi nove volte di meno rispetto a dieci anni fa, proprio grazie al protocollo italiano.

Al termine intervengono Dal Cin, Coluccia, Caldiroli e Fraschini. Quest’ultimo proponendo al club di partecipare attivamente sotto varie forme al progetto così efficacemente illustrato dal relatore.

 

Attilio Bradamante