Cronaca della conviviale n. 32 del 5 maggio 2008

 

Tema: Progetto Sorriso nel Mondo vissuto in prima persona

Relatore: Dott. Andrea Di Francesco con la partecipazione di Dario e Fernanda Lonardoni

 

Siamo al gran completo, anzi di più, perché nell’occasione celebriamo un interclub con l’Inner Wheel Milano Giardini: nostro gemello? Nostra costola? Nostro amico? Tutto questo, anche con una punta di ufficialità e solennità. Infatti la Presidente Angela Vittoria Vistoli siede alla sinistra di Gianni Maximus e per prima prende la parola Lucilla Colombo. 

Per ringraziare il Giardini dell’ospitalità e della possibilità di presentare un progetto che a ben ragione è un fiore all’occhiello anche del suo club. Per sottolineare che al progetto hanno partecipato ben 18 Inner Wheel club che hanno raccolto per la sua realizzazione più di 18.000 euro. E per illustrare, in un’ottica di informazione rotariana specie ad uso dei soci meno anziani, scopi e realizzazioni dello stesso Inner Wheel.  

Far gli scopi: promuovere gli ideali di servizio nel sociale e nel culturale nonché relazioni internazionali, attraverso l’organizzazione di conventions , quale l’ultima a Firenze tre anni fa e i gemellaggi con club stranieri (per il momento un club di Nizza, domani con un club di Berlino). Fra le realizzazioni:  services e  progetti quali la cura e prevenzione dell’anemia mediterranea (con la suggestiva immagine di una nave itinerante allo scopo), il restauro di un famoso dipinto dell’Ambrosiana a Milano (La Sacra Famiglia di Bonifacio De’ Pitati, maestro di Jacopo da Bassano), l’adozione a distanza di una bimba del Capo Verde. 

Tocca quindi alla Presidente dell’Inner Wheel  Angela Vittoria indirizzare poche ma sentite parole di ringraziamento a Gianni per l’organizzazione della serata e alla Past Governor del D204 Silvana Moi altrettanti sentiti ringraziamenti alle socie e ai soci dei rispettivi club grazie alle quali e ai quali è stato possibile contribuire alla realizzazione del “Progetto Sorriso nel Mondo”: in particolare Franca Faraone e Gian Fabrizio Maravita (compianto amico del Milano Monforte), Fernanda e Dario Lonardoni, lo stesso ideatore del progetto e relatore della serata Andrea Di Francesco, rotariano del Milano Monforte come Maravita. 

A Silvana Moi anche il compito di presentare appunto Andrea Di Francesco. “Di Andrea avete  già ricevuto un ampio curriculum con l’ultimo numero del vostro bollettino, – esordisce Silvana – dal quale avete appreso che nato e residente a Milano si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano  e si è specializzato in Chirurgia Maxillo-Facciale e Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale sempre presso la stessa Università di Milano, che è Direttore e Consulente di varie Unità Operative di Chirurgia Maxillo Facciale Pediatrica in Lombardia (Como e Lecco) e in Liguria (Genova), e che infine - concludendo - è stato Professore Incaricato presso l’Università degli Studi Milano Bicocca, Monza”.  

Elegante, gentile, bravo, chiaro, simpaticamente delicato, essenziale, una passione e un’emozione che traspirano da ogni sua parola, Andrea ci intrattiene a lungo (ma chi se ne accorge?) per illustrare il suo “Progetto Sorriso nel Mondo”, diventato ora un’associazione internazionale – onlus sostenuta dal suo club, il Milano Monforte, con la collaborazione del Milano San Babila, del Milano Porta Vercellina, del Distretto 2040, dell’Inner Wheel, appunto, e del Rotaract Monforte-San Siro. 

“Nato 11 anni fa nel mio club – attacca Andrea – il progetto opera in Bangladesh, Burundi e Guatemala con lo scopo di occuparsi principalmente di correzione delle malformazioni del viso e terapia delle ustioni. L’onlus svolge l’attività ambulatoriale e chirurgica presso l’ospedale Santa Maria Sick Assistance di Khulna (Bangladesh), presso l’ospedale provinciale di Burbanza (Burundi) e presso l’ospedale di  Zaragoza (Guatemala), che sono diventati punti di riferimento e meta di speranza per centinaia di persone prive di mezzi economici. Gli interventi portati a compimento sino ad ora sono stati oltre 1500 e i pazienti visitati e curati, in prevalenza bambini, sono stati oltre 4000”. 

“L’associazione – continua Andrea avvalendosi della proiezione di immagini talora crude ma ben esemplificative – è formata esclusivamente da volontari che offrono capacità professionali e competenze, ciascuno in base alla propria disponibilità, spesso anzi quasi sempre svolgendo i loro compiti nei periodi di vacanza e non percependo alcun onorario, tanto che interventi dal costo nel mondo occidentale di migliaia e migliaia di euro vengono a pesare sull’economia degli ambulatori e degli ospedali per poche centinaia di euro! Altro compito dell’onlus è la formazione di specialisti in loco, per poter assicurare la continuità di cure ed interventi anche in assenza dei volontari dell’associazione.” 

“L’associazione infine – conclude il relatore – ha sostenuto nel corso del tempo anche interventi di natura sociale, come la costruzione di una casa di accoglienza per i bambini di strada in collaborazione con la Tokai House di Khulna e di una casa rifugio per i figli delle donne detenute nel carcere di Jessore, sempre in Bangladesh. Ha finanziato, in collaborazione con l’Associazione KhuDA di Khuna,  anche il progetto “Medicina itinerante” con l’obiettivo di fornire assistenza medica a 3000 bambini ogni anno, intervenendo direttamente nei villaggi più poveri e sperduti del Bangladesh”. 

E’ quindi la volta di Fernanda e Dario, che nel settembre dello scorso anno si sono recati sul posto, in Bangladesh, vivendo in prima persona l’esperienza del “Progetto Sorriso nel Mondo”, insieme ad Andrea, ad altri volontari e a padre Riccardo, l’uomo di Dio e della Provvidenza in quella sperduta e disperata regione. Ma perché “disperata” viene da chiedersi ? Bimbi ed adulti rivelano infatti, nelle espressioni, nei gesti, nei sorrisi insomma, una grande serenità e spontaneità, riconoscenti per gli aiuti, non solo economici, non solo medici, che i nostri e i loro collaboratori assicurano. Fernanda e Dario proiettano quindi, illustrandolo con più di una punta di emozione e commozione, un filmino amatoriale girato durante la loro visita a Khulna. Non solo commovente, ma istruttivo ed esemplificativo.      

“Chi dona un sorriso ad un bimbo dona un sorriso al mondo, donare un sorriso si può, donare un sorriso si deve” , con queste poche, splendide parole Andrea e Gianni concludono quindi una serata autenticamente rotariana, rotariana a denominazione d’origine controllata e certificata. 

 

Attilio Bradamante