Cronaca della conviviale n. 32 del 6 maggio 2006

 

Caminetto a Villa Faraone a Meina

 

 

Roberto Carano e Valentina Ricco sono due vispi ragazzini che a  cinque anni d’età hanno scoperto la passione per la danza. Non quella classica, che pure è la regina di quel mondo fatto di musica e di espressione, di gestualità e di riti, bensì quella, come dire, moderna, chiamiamola pure ballo. Ma che ballo! Roberto e Valentina si muovono come due esperti navigatori delle scene, boogie, rock, twist, ma anche tango, samba, paso doble, jive e, udite udite, valzer inglese e viennese non hanno ormai per loro alcun segreto ed è un piacere vederli muoversi con tanta grazia ma anche tanta determinazione sulla pista messa loro a disposizione dalla famiglia Faraone, Franca, Toti, Alessandra, Ugo, Gerardo, in questa splendida giornata di primavera in quel di Meina, Lago Maggiore

Ma Roberto e Valentina non sono gli unici protagonisti della giornata. Insieme a loro ci deliziano con le loro movenze altre quattro coppie di ballerini, l’altra giovanissima, Francesco Bevilacqua e Giulia Catroppa,  poi le due più note, Alberto e Sonia Corbetta da una parte e Claudio Ponticelli e Sabrina Magitteri dall’altra, ed infine quella di recentissima costituzione, quarant’anni in due, costituita da Pavel Pasechnik e Francesca Berardi. Al termine della rappresentazione avremo appreso una ventina di nuovi termini, chi sapeva infatti cosa fosse un tango valts, o un jive, o un quick step ? 

A presentare i meravigliosi artisti una splendida e simpatica Angela Chiazzi, con parole che hanno trasmesso un messaggio diretto ed affascinante. L’uomo ha il ballo nel sangue, da quando nel ventre della madre non ha udito per mesi altro che il battito del cuore della mamma, appunto, i bambini ballano con naturalezza e per istinto, poi la nostra cultura e la nostra civiltà, occidentale e cristiana, hanno spento a poco a poco questa naturale predisposizione. Che non manca mai invece in altri mondi e culture, dove addirittura il ballo è parte della ritualità religiosa. E infine: tanti sono gli idiomi e tante sono le lingue parlate nel mondo. Tante cose si possono dire con le parole, anche bugie, anche inesattezze, ma c’è anche un linguaggio del corpo, che è universale, che non ha bisogno di traduzioni e che non può tradire, con il quale non si può mentire. E il ballo fa parte, indubbiamente, di questo linguaggio. Meraviglioso.

Angela era stata a sua volta presentata da Franca Faraone, splendido anfitrione di questo classico appuntamento di primavera sul lago. Anche questa volta hanno raccolto l’invito tanti amici, non solo quelli del club, ma anche del Rotary milanese e lombardo in generale e le amiche dell’Inner Wheel, cui autenticamente sono per tradizione dedicate festa e giornata. Eh sì, perché la si chiami festa di primavera o festa delle rose o festa dei fiori, quest’evento ideato dalla famiglia Faraone non può che essere dedicato alle donne, evento delicato per definizione, omaggio alla bellezza dei fiori, splendidi in questo angolo di paradiso, e omaggio all’arte nel suo insieme, ché anche flora e sue composizioni ne sono certamente una componente importante.

Nel tardo pomeriggio Massimo Ciarella e Marina Barbiero, due noti ed apprezzati pianisti milanesi, completano il programma culturale eseguendo alcuni brani, far gli altri, di Chopin e Mozart per la gioia degli intervenuti. Prima però Franca aveva chiuso… i balli  chiamando la sua piccola Ludovica a consegnare i tradizionali bouquets ai protagonisti dello spettacolo. Un momento di commozione e tenerezza,  da ricordare a suggello di quella che, ancora una volta, è stata un’autentica FESTA!

Attilio Bradamante